Con l’addio a Andrea Agnelli e chi con lui ha costruito la sua era, edificata su mercato, azzardi e un obiettivo Superlega divenuto un limite, sta emergendo quanto ciò abbia ripercussioni anche sul piano delle relazioni e delle reazioni.
La notizia del presunto falso in bilancio del club bianconero ha subito mosso i dirigenti della Liga spagnola che hanno avanzato la richiesta di sanzionare la società all’Uefa, presieduta dall’ex amico, l’avvocato Aleksander Ceferin.
- Il comunicato della Liga contro la Juventus
- Sulla Juve l'ombra dell'inchiesta Prisma
- Le dimissioni in blocco del CdA Juve
- Le date decisive per la nuova era
Il comunicato della Liga contro la Juventus
I dirigenti della Liga spagnola non hanno perso tempo e hanno pubblicato un comunicato ufficiale in cui chiedono l’intervento dell’Uefa, dopo le dimissioni in blocco del CdA della Juventus e dell’ex amico, Andrea Agnelli.
“La Liga – si legge nella nota – chiede l’immediata applicazione delle sanzioni sportive al club. La Liga aveva già presentato nell’aprile 2022 alla UEFA una denuncia ufficiale contro la Juventus in cui denunciava violazioni del regolamento del fair play finanziario su cui stava indagando la Guardia di Finanza italiana. La sostenibilità finanziaria è fondamentale per proteggere il business del calcio. Proteggiamo il nostro calcio”, il testo.
In questo caso, la denuncia avrebbe accusato la Juventus di contabilizzare i trasferimenti al di sopra del loro fair value e di sottovalutare le spese del personale, il che costituisce una violazione del fair play finanziario della Uefa. Inoltre, la denuncia muoveva anche una seconda accusa, quella di nascondere il vero stipendio dei suoi giocatori .
Lo scorso aprile, la Liga spagnola aveva già sporto denuncia per violazione del fair play finanziario alla Uefa contro la Juventus, il Manchester City e il Paris Saint Germain.
La Superlega non esiste più, se mai ha visto davvero la luce ma le ripercussioni di questo sorta di campionato elitario ed esclusivo sono ancora leggibili.
Sulla Juve l’ombra dell’inchiesta Prisma
A indirizzare la decisione di Exor, ovvero John Elkann (cugino di AA), sarebbero state le principali consulenze maturate dopo l’esplosione del caso giudiziario che ha travolto la società.
Un’indagine che, avviata nell’estate del 2021, si è chiusa a fine ottobre con la notifica di fine indagini nei confronti di 16 persone e che aveva spinto la Procura di Torino a chiedere addirittura misure cautelari per Agnelli, proposta rigettata dal Gip, nonostante i reati contestati siano falso delle comunicazioni sociali, false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza, aggiotaggio e uso di fatture per operazioni inesistenti.
Le dimissioni in blocco del CdA Juve
Agnelli ha convinto, a sua volta, gli altri consiglieri a seguirlo, chiedendo però all’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, arrivato quando le presunte irregolarità erano già state compiute di restare in carica per gestire la delicatissima transizione. E formalizzare anche quel che era nei desiderata dei vertici di quella cassaforte degli Agnelli che ha finanziato la sua Juventus.
Le date decisive per la nuova era
Il comunicato della società rinvia al 18 gennaio l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione, ma i prossimi 40 giorni saranno scanditi da altre tappe decisive, dopo la nomina a nuovo presidente del fidato Gianluca Ferrero. Su tutte quella del 27 dicembre, quando è in programma l’assemblea degli azionisti, già rinviata due volte, l’ultima lo scorso 23 novembre, quando con ogni probabilità la rivoluzione era già stata delineata.
Durante l’assemblea ci sarà infatti da approvare il bilancio, già sotto la lente della Procura. In quella sede i vertici societari potrebbero essere definiti, se non stravolti. Fino alla vigilia di Natale, ci sarà da mantenere alta l’attenzione sulla nuova era Juventus, dato che per entro 25 giorni dall’assemblea, Exor dovrà comunicare la lista completa dei candidati per il rinnovo del Cda.