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Superlega, ecco quando deciderà la Corte Ue: cosa rischia la Juventus

Fissate le date dell'udienza sul ricorso presentato dai tre club ribelli: l'11 e il 12 luglio il futuro del calcio europeo potrebbe essere riscritto.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Si avvicina l’ora della verità per Superlega e Uefa. Sono state infatti decise le date dell’udienza presso la Corte di giustizia dell’Unione europea, chiamata a esprimersi sul ricorso presentato dal giudice del tribunale commerciale di Madrid, Manuel Ruiz de Lara, a proposito della “posizione di monopolio” di Uefa e Fifa nell’organizzazione delle competizioni calcistiche. Il verdetto potrebbe ridisegnare tutto lo scenario del calcio europeo e mondiale. O lasciare tutto così com’è. L’11 e il 12 luglio

Superlega-Uefa: ecco su cosa deve pronunciarsi la Corte di Giustizia UE

Come scrive il quotidiano La Repubblica, “la Corte di giustizia europea si dovrà pronunciare sulla posizione della Uefa come organizzatore della attività calcistica in Europa. La tesi dei club interessati si basa sul fatto che l’organismo guidato da Aleksander Ceferin abbia il monopolio del calcio europeo. La corte, infatti, dovrà dire se veramente esista l’abuso di posizione dominante contestato dalla Superlega alla Uefa e se lo utilizzi impedendo ad altri di organizzarsi diversamente”.

Le ragioni della Superlega e quelle di Ceferin: chi la spunterà in giudizio?

Entrambi gli schieramenti sono sicuri di spuntarla. Una fonte della Superlega (che ormai comprende solo Real Madrid, Barcellona e Juventus), citata dal quotidiano spagnolo As, si è espressa in questo modo: “La questione è ben sollevata dal punto di vista legale e confidiamo che alla fine arriverà una sentenza che può invertire l’ordine del calcio e spezzare il monopolio della Uefa con la Champions League“. All‘Uefa, però, sono certi di spuntarla: “Non vediamo l’ora di poter esporre le nostre argomentazioni davanti ai giudici”. Il ragionamento di Nyon è semplice: potete organizzare tutti i tornei che volete, solo che chi vi partecipa poi non può giocare competizioni Uefa.

All’Uefa il primo round: revocate le misure cautelari concesse nel 2021

Una prima partita in tribunale, per la verità, si è già giocata e a spuntarla sono stati gli avvocati di Ceferin: lo scorso 21 aprile, infatti, la nuova giudice del tribunale commerciale di Madrid, Sofia Gil, ha annullato le restrizioni imposte dal collega Ruiz de Lara “perché non c’è la minima prova che la minaccia e l’irrogazione di sanzioni ai tre club comporti l’impossibilità di realizzare il progetto, che è finanziariamente autonomo” e perché i club “erano perfettamente consapevoli delle possibili conseguenze”. Altro punto a favore dell’Uefa: a decidere a Lussemburgo saranno 27 giudici, uno per ogni paese membro dell’Unione Europea, istituzione che si è già espressa fermamente contro la Super League.

Uefa vs Superlega: cosa rischia la Juve in caso di bocciatura del ricorso?

Due gli scenari. Se la Superlega dovesse veder accolte le proprie istanze, il modello di organizzazione delle competizioni calcistiche sarebbe destinato a essere stravolto. Non subito, ma entro un paio di stagioni. Se invece dovesse vincere l‘Uefa, entrerebbero in vigore le sanzioni allo studio per i tre club ancora dentro al progetto: Real Madrid, Barcellona e Juventus. Si va da pesanti multe all‘esclusione dalla Champions per una o due stagioni. I margini ci sarebbero per partire già dalla prossima edizione, visto che il sorteggio della fase a gironi è previsto per il 25 agosto.

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