Il presidente della Juventus Andrea Agnelli, a margine dell’evento “Il Foglio a San Siro”, ha fatto il punto sulla stagione 2021-2022, con una Coppa Italia da conquistare e un posto in Champions League quasi sicuro, in un campionato che ha segnato il ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina bianconera.
- Juventus, Agnelli conferma la fiducia ad Allegri
- Juventus, Agnelli e il futuro da dirigenti di Del Piero e Chiellini
- Juventus, Agnelli ironizza sulla Superlega
Juventus, Agnelli conferma la fiducia ad Allegri
Ecco le parole di Agnelli su Allegri:
“Per me il progetto Allegri è ancora molto valido. Guardiamo il cammino: ha riportato solidità. Una partita di due settimane fa (contro l’Inter, ndr) ha lasciato il rimpianto di non poter competere per lo scudetto. Non essere felici del percorso è abbastanza difficile”.
Juventus, Agnelli e il futuro da dirigenti di Del Piero e Chiellini
Andrea Agnelli ha anche chiarito la sua situazione in seno alla società e commentato un eventuale arrivo di Alessandro Del Piero nei quadri societari:
“Io fuori dalla Juventus? Sono sereno, so quello che stiamo facendo e mi sto divertendo che è la cosa fondamentale. Alex è benvenuto in Juventus quando lo vuole. Entrare in società significa cambiare vita. Ora è focalizzato sulla vita che fa, vive a Los Angeles ed è estremamente felice”.
Probabile un futuro da dirigente anche per Giorgio Chiellini, mentre sul mercato, per un Paulo Dybala che va via, c’è un Dusan Vlahovic già arrivato e sul quale si punta forte per il futuro:
“Chiellini ha il posto in società da qualche anno. Dybala è un grande giocatore, le decisioni sono figlie di momenti. Se fossi stato su questo palco a dicembre, ti avrei detto che Vlahovic sarebbe stato ‘impossibile’, almeno a gennaio. Le risorse sono limitate. Puntiamo su Dusan, De Ligt e Chiesa”.
Juventus, Agnelli ironizza sulla Superlega
Infine la questione Superlega, riguardo alla quale Agnelli, che mantiene il progetto sempre vivo nella mente, non risponde alle minacce di squalifica da parte dell’UEFA ma si limita a fare dell’ironia:
“Una Superlega di fatto ce l’abbiamo già… Avremo una Premier League tutto l’anno e una che si gioca da marzo in poi in Europa. Questa è una polarizzazione che di fatto esiste già”.