Dopo quattro minuti l’Inter è già in vantaggio: da Hakimi a Lautaro che dalla trequarti dà a Young a sinistra, cross rasoterra sul primo palo dove Gagliardini mette in rete. Al 13’ ancora Hakimi, azione personale del marocchino che arriva in area e tira di sinistro ma Audero devia in angolo. Al 26’ il raddoppio: Gagliardini per Sanchez, che per l’occasione sostituisce Lukaku, sul cui tiro Audero stavolta non può nulla.
Al 35’ tiro goffo di Candreva sul quale Handanovic si tuffa ancor più goffamente ma per una questione di millimetri riesce a evitare il gol, tuttavia non c’è niente da fare sulla successiva ribattuta dell’ex Keita, che segna proprio come all’andata, l’ultima partita che l’Inter ha perso in questo campionato. Ma un minuto dopo Sanchez con un incredibile colpo di biliardo devia un cross di Hakimi, fa doppietta e porta i campioni d’Italia sul 3-1.
A inizio ripresa Ranieri effettua quattro dei cinque cambi mentre Handanovic viene richiamato in panchina da Conte per la prima volta in stagione per lasciare spazio a Radu. Al 55’ Sanchez lascia il posto a Pinamonti ed è proprio il giovane attaccante a firmare, con relative lacrime agli occhi dopo il gol, il 4-1 battendo Audero in uscita su cross di Barella, appena entrato per Gagliardini e servito da Hakimi.
Al 68’ ci prova Barella ma il tiro viene intercettato con la mano in area da Adrien Silva, è rigore netto ma l’arbitro va a vedere il VAR, alla fine lo concede e Lautaro lo trasforma. Poco dopo ancora l’argentino ma il suo destro finisce a lato. Finisce 5-1 per i neocampioni d’Italia su una Sampdoria assolutamente inesistente, e meno male che Ranieri aveva dichiarato che non avrebbero fatto gli agnelli sacrificali.