La partenza dell’Inter di Luciano Spalletti potrebbe entrare nei libri di storia. Infatti da quando si assegnano i 3 punti a vittoria, dal campionato ’94-’95, i nerazzurri non sono mai riusciti a superare i 28 punti in 11 giornate.
Considerando che Icardi e compagni sono a quota 26, vincendo contro il Verona nel posticipo di lunedì sera del Bentegodi, supererebbero il record di 28 messin cascina dall’Inter di Mourinho nell’anno del Triplete.
La squadra nerazzurra deve portare a casa i 3 punti per mantenere il ritmo delle prime, che hanno tutte vinto e riportarsi a -2 dal Napoli capolista e riconquistare il secondo posto in solitaria, superando Lazio e Juventus, rispettivamente vittoriose contro Benevento e MIlan.
Spalletti ha intenzione di mandare in campo la stessa formazione che ha vinto in casa contro la Sampdoria per 3-2. Quindi 4-2-3-1 con Handanovic in porta, D’Ambrosio, Skriniar, Miranda e Nagatomo in difesa, a centrocampo Gagliardini farà coppia con l’ottimo Vecino, Candreva e Perisic sugli esterni e alle spalle del capitano Mauro Icardi ci sarà Borja Valero.
Se in casa Inter si respira aria di alta classifica, in casa Verona suona tutt’altra musica: gli scaligeri di Fabio Pecchia sono chiamati a raccogliere punti in chiave salvezza, anche perché Spal e Crotone hanno conquistato tre preziosissimi punti.
Pecchia, la cui panchina resta a rischio, dovrebbe schierare la seguente formazione: Nicolas in porta, difesa a 4 con Souprayen, Caracciolo, Heurtaux e Romulo, in mezzo al campo la coppia Bessa-Fossati, mentre sugli esterni ci saranno Fares e Verde, Pazzini e Cerci saranno i due terminali offensivi.
Da una parte l’Inter per la storia e per coltivare il sogno Champions e, qualcosa di più, dall’altra un Verona affamato di punti per continuare a lottare per la permanenza in serie A.
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