La Juventus di Thiago Motta non entusiasma Marcello Lippi, che invece inserisce il tecnico del Napoli Antonio Conte tra i migliori allenatori italiani in circolazione. E con lui c’è anche Simone Inzaghi.
- Lippi e l’amore per il calcio
- Conte e l’eredità di Lippi
- Il giudizio di Lippi su Simone Inzaghi
- Juventus, Lippi boccia Thiago Motta
Lippi e l’amore per il calcio
Marcello Lippi non ha mai avuto peli sulla lingua, figurarsi ora che è in pensione e può godersi il mare della sua Viareggio, lontano dalle ansie e dalle pressioni del mondo del calcio. Un mondo che, però, continua a conoscere a fondo e sui cui protagonisti ha le idee ben chiare: lo si capisce dall’intervista concessa a Ciro Ferrara, suo fedelissimo ai tempi del Napoli e della Juventus, su Dazn. “Sui campi non vado più – racconta il c.t. campione del mondo con l’Italia a Germania 2006 -. Onestamente… Qualche volta vengo con te? A vedere il Napoli magari”.
Conte e l’eredità di Lippi
E a proposito di Napoli, Lippi si illumina quando parla di Antonio Conte. “Non si può dire che non abbia qualità”, dice l’ex c.t. del tecnico salentino che vede come un erede. “Caratterialmente mi sembra di rivedermi – aggiunge Lippi -, mi ci sono un po’ ritrovato nel modo di fare di Antonio, nel suo carattere. Penso di avergli lasciato un’impronta, me lo diceva lui che ricordava un po’ tutto quello che facevo io”.
Per Lippi il Napoli di Conte può arrivare fino in fondo nella corsa scudetto, nonostante le difficoltà delle ultime settimane. “Può contendere lo scudetto fino alla fine, quest’anno in maniera particolare sì. Non so se sarà così, la mia non è una speranza ma una convinzione: se la può giocare”.
Il giudizio di Lippi su Simone Inzaghi
Per Lippi, Conte rientra tra i migliori allenatori italiani attualmente in circolazione. E, con lui, c’è un altro tecnico di una big della serie A. “Attualmente ce ne sono due o tre – continua Lippi – Inzaghi e Conte sono tra quelli. Simone Inzaghi sottovalutato? Può darsi sia così, ma mi sembra goda di una buona considerazione in generale. Quando fai tanti risultati di rilievo acquisisci una convinzione, una sicurezza nel tuo lavoro, nella tua persona, nella tua personalità che è importante”.
Juventus, Lippi boccia Thiago Motta
L’intervista di Ferrara non poteva non toccare il tema Juventus ed in particolare il nuovo progetto tecnico affidato a Thiago Motta. “Quando c’è un nuovo percorso è necessario concedere del tempo, indubbiamente. Anche se è difficile concedere del tempo a squadre come Juventus, Inter e Milan che lottano per i vertici sempre. Comunque non vedo grandi qualità nella Juventus per risolvere il problema con facilità. È un discorso di qualità, di leadership ma in generale di qualità”.
Quanto a Motta, finora l’italo-brasiliano non ha fatto colpo su Lippi. “Non mi entusiasma, sono sincero – affonda l’ex c.t. -. Vedo un allenatore capace, concentrato, dedito al suo lavoro, però non mi entusiasma. Un allenatore deve dare delle sensazioni a chi lavora con lui, a chi è vicino a lui e ai tifosi che seguono la squadra”.
Insomma per Lippi il problema di Motta riguarda il carisma e la personalità, più che le competenze. “Motta è arrivato dopo un allenatore che ha vinto molto – conclude Lippi – . Mi sarebbe piaciuto, dopo Allegri, una figura che trascinasse maggiormente il pubblico, la tifoseria”.