Solo tre vittorie in 14 partite disputate. Se a questa statistica aggiungiamo la presenza dell’Mvp dell’Nba, Nikola Jokic, l’ItalBasket di Gianmarco Pozzecco dovrebbe alzare bandiera bianca in vista degli ottavi di finale dell’europeo (palla a 2 domenica alle 18). E per fortuna – verrebbe da aggiungere – che alla squadra di Svetislav Pesic mancano Bogdanovic e di Bjelica.
I numeri, per ora, remano nella direzione opposta degli azzurri. C’è però un dato incoraggiante: l’ultima partita disputata fra le due nazionali, il 19 agosto 2022 ad Amburgo, si è chiusa 90-86 in favore degli slavi. Raccontata così, potrebbe esserci un margine di speranza. C’è poi chi fa correre la mente al 4 luglio 2021 quando l’Italia vinse a Belgrado (102 a 95) la partita decisiva per andare all’Olimpiade di Tokyo. In quell’incontro brillarono Mannion (24 punti), Polonara (22) e Fontecchio (21). Bello, indimenticabile. Da ricordare, però, l’assenza proprio di Nikola Jokic: la stella dei Nuggets, il due volte MVP dell’Nba, l’unico cestita ad aver vinto questo premio dopo esser stato chiamato oltre la 15ª posizione al Draft.
Ma torniamo ai numeri. La prima sconfitta degli azzurri risale alle qualificazioni europee dell’agosto 2008: 78-64 a Cagliari. Il ko più pesante è stato registrato, in amichevole, ad Atene nell’agosto 2019: 96-64. E per quanto riguarda le vittorie? La più larga è datata 1 luglio 2009 ai Giochi del Mediterraneo: 75-64.
A Berlino, domenica, fortunatamente sarà un’altra storia. Ieri, giovedì, dopo la vittoria contro la Gran Bretagna, il commissario tecnico, Pozzecco ha detto: “Non sono preoccupato della Serbia, rispetto la Serbia. Sono cresciuto con il basket slavo, i miei idoli sono slavi. Andrei ovunque con i miei ragazzi, ho fiducia in loro. Quando giochi duro, non è facile per nessuno. Nemmeno per la Serbia”.