E’ passato più di un giorno dal triplice fischio di Juventus-Inter, match che ha sancito la qualificazione in finale di Coppa Italia dei bianconeri e l’eliminazione dei nerazzurri: innumerevoli le polemiche per i contrasti tra le due squadre, amplificati dal battibecco a distanza tra Antonio Conte e Andrea Agnelli.
E’ ormai noto come i due non se le siano mandate a dire nel corso dei novanta minuti: negli occhi di tutti c’è il dito medio esposto dal tecnico salentino all’intervallo, ma anche la rabbia del presidente bianconero a fine partita, indirizzata probabilmente al grande ex.
L’attesa ora è per le decisioni del Giudice Sportivo, in programma per la giornata di oggi: l’ago della bilancia sarà il referto dell’arbitro Mariani che però, secondo quanto riferito dal ‘Corriere dello Sport’, non avrebbe annotato nulla in quanto non avrebbe visto o sentito nulla. Stesso discorso per il quarto uomo Chiffi, presente a bordocampo e chiamato in causa proprio da Conte nel post-partita: difficile che abbia raccolto qualcosa di utile per far luce sulla vicenda.
L’ultima discriminante è rappresentata dal referto degli ispettori federali che, solitamente, si piazzano in alcune zone strategiche dello stadio per captare comportamenti o frasi scorrette, queste ultime amplificate dall’assenza dei tifosi sugli spalti: se anche in questo caso non dovesse emergere nulla di nuovo, allora potrebbe entrare in scena la Procura Federale di Chinè.
Chinè che recentemente ha aperto un fascicolo sullo scontro tra Lukaku e Ibrahimovic nel derby valido per i quarti di finale: considerando che l’eco mediatica del diverbio Conte-Agnelli è stata pressoché simile, non è affatto da escludere che venga preso un provvedimento analogo.
Ma cosa rischierebbero le parti in causa? Gli articoli contestati potrebbero essere il 39 (condotta gravemente antisportiva) o il 4 (sui principi di lealtà , correttezza e probità ): le sanzioni vanno da una semplice multa (ipotesi in caso di patteggiamento) alla squalifica (due turni, per calciatori e allenatori) e all’inibizione (un mese, per i dirigenti). Naturalmente la squalifica andrebbe scontata esclusivamente in Coppa Italia, mentre l’inibizione comprenderebbe tutto il lasso di tempo in questione senza alcuna distinzione tra le competizioni.
Da capire se verranno presi dei provvedimenti anche per quanto riguarda Oriali e Paratici, i quali sarebbero stati protagonisti di un alterco nel tunnel degli spogliatoi.