Nella giornata di oggi (mercoledi 10 febbraio, ndr), la procura federale della FIGC ha convocato a testimoniare l’attaccante nerazzurro Romelu Lukaku in merito all’episodio della partita dei quarti di finale di Coppa Italia tra Inter e Milan, nella quale Lukaku è stato protagonista di una violentissima lite con il centravanti rossonero Zlatan Ibrahimovic. I due, dopo essersi provocati a distanza per qualche minuto, si sono scontrati viso a viso lanciandosi pesanti offese reciproche. È stato necessario l’intervento di diversi compagni di squadra per bloccare il litigio, finito con la semplice ammonizione di entrambi.
La convocazione di oggi permetterà a Romelu Lukaku di spiegare la propria versione dei fatti, esattamente come già fatto dalla punta svedese nella giornata di venerdì scorso. Con ogni probabilità, il belga racconterà di essere stato provocato da Ibra con frasi dispregiative sulla sua mamma, considerata piuttosto offensive e che hanno portato alla sua reazione violenta. Come riporta “La Repubblica“, l’intenzione del procuratore federale era di sentire i due giocatori nella stessa giornata, ma ciò non è stato possibile a causa degli impegni spoortivi dei nerazzurri, imegnati a Firenze nella giornata di venerdì scorso.
Non si conosce ancora l’orientamento della procura della FIGC in merito alle eventuali punizioni da infliggere ai due giocatori. Le sanzioni potrebbero andare da una semplice squalifica (in questo caso non sarebbe un problema enorme nell’immediato, visto che sia Ibra che Lukaku sono già stati eliminati dalla Coppa Italia), a qualcosa di più grave. Esiste anche l’ipotesi, sempre secondo “La Repubblica“, che un giocatore, o anche entrambi, patteggiano per una possibile sanzione pecuniaria con l’obbligo accessorio di svolgere servizi sociali. Sta circolando inn queste ore l’idea di far svolgere ai due giganti un’attività di promozione del Fair Play nei settori giovanili delle squadre.
E questa, forse, sarebbe l’idea migliore per far uscire qualcosa di buono da questa triste vicenda.