L’esperienza di Francesco Gavazzi e le qualità in salita di Lorenzo Fortunato: saranno queste le doti (e gli uomini) sui cui punterà la Eolo-Kometa sabato prossimo al Lombardia, ultima classica monumento della stagione.
“Il Lombardia è il Lombardia, una delle classiche più importanti del mondo e questo da solo la rende speciale. […] Che parta da Como e arrivi a Bergamo o il contrario, è comunque una gara dura. È sempre selettiva, ma forse ancora di più quando si arriva a Bergamo perché le salite sono più lunghe e anche più dure. E quest’anno sarà così. E poi oltre alla durezza c’è la partecipazione. C’è Pogacar, c’è Roglic… ci saranno i migliori al mondo” ha affermato Francesco Gavazzi, pronto a prendere il via della sua tredicesima “classica delle foglie morte”.
“Dopo il Giro d’Italia la corsa che mi piace di più è il Lombardia. Penso che sia una gara che mi si addice molto. Sono lunghe salite con pendenze regolari. In una stagione così buona per me, questa gara è ancora più importante” ha dichiarato invece Fortunato, alla terza partecipazione in carriera, la prima da leader.