S’è riaperta una porta, e anzi forse è proprio un portone quello che si presenta davanti agli occhi di Frank Chamizo. Che credeva ormai di vedere definitivamente sbarrata la strada che conduceva a Parigi 2024, a quel torneo olimpico che sentiva essergli stato sottratto dalla negligenza dei giudici nel torneo preolimpico di Baku. Adesso però le cose starebbe nuovamente per cambiare, e finalmente in meglio: una ricollocazione della carta olimpica ottenuta dal russo Zaurbek Sidakov sarebbe all’origine della possibilità di un ripescaggio che in qualche modo renderebbe giustizia all’atleta italiano, bronzo a Rio 2016, che in carriera vanta due ori mondiali e 4 titoli europei.
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L’attesa per il ripescaggio: Frank è il primo degli esclusi…
Il russo Sidakov è tra gli atleti che sono stati esclusi dal programma dei giochi di Parigi nella categoria 74 chilogrammi. Infatti l’AINERP, il panel di revisione dell’eleggibilità degli atleti individuali neutrali (cioè quegli atleti che possono gareggiare senza poter esporre la bandiera del loro paese d’origine per motivi politici legati solitamente a conflitti bellici o irregolarità delle varie federazioni), non ha inserito il russo nell’elenco di coloro che sono stati individuati come meritevoli di partecipare ai giochi di Parigi. Il tutto perché Sidakov ha preso parte a una manifestazione che supportava l’invio di truppe militare russe in Ucraina, e quindi a sostegno della guerra voluta da Putin, di fatto rendendosi ineleggibile per poter essere inserito nell’elenco degli atleti in gara come neutrali.
Al suo posto è così stato ripescato l’azero Turan Bayramov, proprio colui che venne favorito dai giudizi nel corso del torneo di aprile disputato a Baku a discapito di Chamizo. Bayramov in realtà in quell’occasione aveva ricevuto il pass per Parigi ma sempre come ripescato (aveva perso la finale), e di conseguenza oggi che è stato qualificato di diritto al posto del vincitore del torneo libererebbe un ulteriore posto per un altro ripescato, che salvo sorprese (qui è lecito aspettarsi di tutto) dovrebbe essere proprio Chamizo, il primo degli esclusi dal torneo di Baku.
Italia, colpo doppio in vista? Spera anche la Liuzzi
La vicenda dovrebbe schiarirsi definitivamente nei prossimi giorni, riconsegnando seppur con colpevole ritardo qualcosa che Chamizo sente essere suo (appunto la possibilità di partecipare alla terza olimpiade in maglia azzurra). Tra l’altro un’altra atleta russa non è stata resa eleggibile per entrare nel panel degli atleti neutrali: Nadezhda Sokolova (50 kg femminili) aveva conquistato la qualificazione nel torneo preolimpico europeo, ma a sua volta non è stata inserita nell’elenco reso noto dal CIO, e pertanto il suo posto dovrebbe essere preso dall’italiana Emanuela Liuzzi, che come Chamizo s’era fermata nel torneo dei ripescaggi disputato meno di un mese fa a Istanbul.
Per l’Italia si tratterebbe dunque di un colpo doppio: dopo le polemiche delle scorse settimane, al netto del supporto mostrato dal CIO nei confronti soprattutto di Chamizo (a tutti è parso evidente l’errore dei giudici nel match contro Bayramov nel preolimpico di Baku), alla fine un fattore esterno potrebbe rimettere a posto ogni cosa e ristabilire l’ordine naturale delle cose.
L’italo-cubano ha sempre detto di voler puntare forte sul torneo olimpico per concedersi un’ultima chance a cinque cerchi dopo la delusione di Tokyo 2020, quando perse la finale per il bronzo pur presentandosi al via della rassegna nipponica come l’uomo da battere. Ora quel sogno olimpico torna a manifestarsi nelle notti che precedono l’avventura parigina: ci spera Chamizo, ma in fondo tutti coloro che credono ancora nello sport pulito e senza giochi di potere.