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Lotta, per Chamizo niente Olimpiadi: perde ai quarti contro Valiev e saluta l'ultimo torneo di qualificazione

Non c'è lieto fine nella tormentata avventura preolimpica di Frank Chamizo: a Istanbul cede nei quarti a Valiev, che perdendo in semifinale gli nega la chance dei ripescaggi.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Stavolta è finita per davvero: Frank Chamizo le ha provate tutte, ma il cuore non è bastato per riuscire a portarlo di nuovo ad avere una chance olimpica. Dopo il controverso verdetto del preolimpico dello scorso aprile, l’italo-cubano s’è fermato ai quarti contro l’albanese Valiev, che cedendo a sua volta in semifinale contro il russo Rassadin ha impedito all’azzurro di poter prendere parte domani al tabellone di ripescaggio, di fatto ponendo fine a qualsiasi speranza di rincorrere la qualificazione a Parigi 2024.

Lo stop nei quarti e il ripescaggio sfumato

La giornata in terra turca è stata maledetta, sebbene le premesse a un certo punto erano sembrate di tutt’altro tenore. Perché al mattino Chamizo aveva esordito battendo la testa di serie numero 1 del torneo turco, vale a dire il cinese Feng Lu, sconfitto per 10-8, ripetendosi poi negli ottavi di finale piegando per 3-1 l’atleta del Kirghizistan, cioè Orozobek Toktomambetov.

A complicare i piani del lottatore italo-cubano (medaglia di bronzo a Rio 2016) è arrivata come una scure il verdetto di parità (5-5, ma con priorità per l’avversario) nel match disputato contro il russo ma di passaporto albanese Chermen Valiev. Un match “maledetto” per Chamizo, che pur riuscendo a portarsi tre volte avanti nel punteggio ha subito il pari proprio a pochi secondi dalla fine, verdetto che ha premiato l’atleta albanese e costretto Frank a sperare in un “favore” proprio dal suo giustiziere, che vincendo contro Rassadin avrebbe ottenuto la carta olimpiaca e al tempo stesso consegnato all’italiano una prova d’appello da sfruttare nel corso dell’ultima giornata di gare, in programma domani.

La sconfitta di Valiev ha spento ogni fiammella di speranza: Chamizo stavolta deve dire addio per davvero a Parigi 2024, anche se i rimpianti saranno sempre di casa.

L’impresa con Feng Lu, poi la beffa: Parigi resta stregata

Perché quanto accaduto nel torneo preolimpico di Baku era già parso alla stregua di un affronto: Chamizo aveva perso un match nel quale in realtà erano stati i giudici a decretarne il ko., perché le immagini del combattimento avevano fatto intendere chiaramente gli errori commessi in sede di verdetto.

Senza però avere la possibilità di essere riammesso o in qualche modo “risarcito” del torto subito, e dopo l’accusa di essere stato contattato da emissari azeri (che gli avrebbero offerto soldi in cambio della sconfitta), Chamizo è stato costretto a passare per il torneo di Istanbul, dove non è stato neppure ammesso come testa di serie e anzi ha dovuto affrontare la numero 1 (cioè Feng Lu) al primo turno, pur riuscendo comunque a prevalere per 10-8.

La sconfitta con Valiev però ha mandato tutti i piani all’aria, e ancor più quella dell’albanese contro Rassadin: sarà Valiev ad andare al ripescaggio domani, mentre la strada per Chamizo risulta definitivamente sbarrata, e senza più possibilità di rimediare agli errori altrui.

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