Dopo le tante polemiche per le sue acque inquinate, ecco purtroppo la prima “vittima” della Senna, Claire Michel, atleta belga di 35 anni impegnata nel Triathlon, che è stata ricoverata in ospedale per un’infezione da Escherichia coli, obbligano la su federazione a ritirare dalla staffetta mista vista l’impossibilità di sostituirla.
- Primo caso di Escherichia coli per la Senna
- Un’eventualità da tutti temuta e purtroppo concretizzatasi
- La reazione del Belgio
Primo caso di Escherichia coli per la Senna
Dopo le tante polemiche e le paure sollevate da atleti e non solo è arrivata la prima “vittima” delle acque – non così tanto balneabili come alcuni in Francia vorrebbero farci credere – della Senna. Si tratta di Claire Michel, 35enne belga impegnata nella staffetta mista del triathlon in programma nel fiume che taglia Parigi, che è stata ricoverata in ospedale per un’infezione da Escherichia coli.
Un’eventualità da tutti temuta e purtroppo concretizzatasi
A nulla sono serviti tutti gli allarmi lanciati dagli atleti – tra i quali il nostro Gregorio Paltrinieri che nella Senna si giocherà una medaglia nei 10000 metri -, ne l’opera di bonifica attuata dal governo francese nel tentativo di rendere balneabile la Senna – resa ancora più inquinata dalla pioggia, tanto che nei giorni scorsi gli stessi organizzatori si erano visti obbligati ad annullare le sessioni di allenamento e a rinviare addirittura la gara di triathlon maschile -, alla fine ciò che appariva come inevitabile si è effettivamente realizzato, rendendo ormai evidente come tutte le preoccupazioni a riguardo fossero reali e il primo caso di Escherichia coli non farà certo stare più tranquilli tutti gli altri atleti, che, per concretizzare un sogno per cui si allenano e fanno sacrifici da tre anni, saranno obbligati a tuffarsi nella Senna, nella speranza di uscirci con una medaglia, ma col rischio di venirne fuori con un’infezione.
La reazione del Belgio
A causa dell’infezione di Michel, il Belgio è stato costretto a ritirare la sua squadra di staffetta mista dalle competizioni vista l’impossibilità di sostituirla e il Comitato olimpico e interfederale belga ha voluto esprimere tutto il proprio dispiacere in un comunicato ufficiale, nella speranza che ciò non si verifichi nuovamente in futuro: “Il BOIC e il Triathlon belga confidano che si traggano insegnamenti utili per il futuro delle competizioni di triathlon. Stiamo parlando di giornate di allenamento che possano essere garantite, giornate di gara e format che siano chiari in anticipo e situazioni che non destino incertezza tra atleti, entourage e tifosi”.