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Luciano Spalletti torna a Napoli al Maradona per il concerto dei Coldplay: acclamato con cori come se fosse già rimpianto

Il concerto dei Coldplay al Maradona ha emozionato i tifosi che hanno intonato cori alla vista dell'ex allenatore Luciano Spalletti

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Dovevano stare lontani ancora un po’, quel tempo dell’attesa cercato per elaborare una stagione densa di soddisfazioni, dediche e anche urgenze umane e familiari che hanno deciso – oltre alla proposta – di chiudere con Napoli. Eppure Luciano Spalletti è ancora lì, al Diego Armando Maradona acclamato come una sorta di dio laico del calcio dai tifosi partenopei, durante il concerto dei Coldplay.

Coldplay al Maradona: si vede Spalletti

L’omaggio a Pino Daniele con Napule è assembla la meraviglia musicale all’evocazione della canzone partenopea, alla città adagiata sul golfo tra i più belli al mondo, nel tempio che fu teatro della perfezione toccata dal Pibe de Oro nei suoi anni migliori. A poche ore dall’inizio del concerto, i Coldplay avevano scritto una dedica sui social a sette anni dall’ultimo evento in Italia e per la prima volta a Napoli:

“Ci sono voluti 25 anni per arrivare a Napoli: era ora finalmente! È un onore suonare nello stadio delle leggende e nella casa dei campioni. L. X”.

Il ritorno a Napoli di Spalletti

Una notte unica, irripetibile per Napoli che sta celebrando quello stato di grazia che troppi, forse, associano solo allo Scudetto e all’egemonia calcistica di un contesto senza paragoni, dominato dalla bellezza paesaggistica e dalla ricerca di unaconsiderazione che passa anche attraverso una concretezza dovuta. Proprio lì, tra questi giovani e meno giovani accorsi per i Coldplay c’è anche Luciano Spalletti, ex allenatore del Napoli.

Sui social sono diversi i video che fermano il coro per il tecnico. Un evenrto centrale e trasversale, a cui presenzia anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis.

Per lo spettacolo “Music Of The Spheres World Tour” (prima tappa italiana) erano oltre 40.000 gli spettatori del Maradona che non hanno però lasciato senza gloria e senza meriti proprio l’ex allenatore azzurro. Oltre a Spalletti e a De La, erano presenti anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, l’attaccante Giovanni Simeone, ma anche artisti come Gigi D’Alessio e Niccolò Fabi.

Spalletti lascia Napoli e mostra camera

La cameretta mostrata su Instagram era stato l’ultimo post da allenatore del Napoli, un colpo al cuore per molti tifosi. Del Napoli, di Spalletti, di calcio in generale perché cela un passato recente fatto anche di sacrifici, di cambiamenti. Ha trascorso gli ultimi due anni nel centro sportivo di Castel Volturno, l’allenatore che ha vinto il titolo in modo strameritato.

E da qui ha chiuso il suo biennio napoletano, forse anche folle, che però gli ha donato una delle maggiori soddisfazioni calcistiche della sua carriera. Sui social ha scritto:

“Si è già preso il mio lettino, stanotte mi sa che dovrò dormire in Panda”.

Il riferimento è al traslocatore che giovedì ha chiuso l’opera e ha preparato con Spalletti, appesantito da un nuovo tatuaggio e i nuovi impegni nella sua tenuta La Rimessa dove si è diretto una volta riempita la sua Panda, una nuova auto celebrativa che ricorda la sua utilitaria. Poi era stato il low profile, la dedica a sua figlia, e poco altro.

Stando alle sue parole, Spalletti resterà fermo un anno per ricaricarsi, per seguire la terzogenita ancora piccola e la sua azienda, orgoglio suo e del fratello Marcello, al quale ha dedicato lo Scudetto. A Napoli, si credeva tornasse in autunno per ricevere la cittadinanza onoraria.

L’omaggio a Pino Daniele

Il concerto con Spalletti ha stupito e emozionato quei tifosi che lo hanno imparato ad apprezzare, nonostante le spigolature del suo carattere. E ai quali, forse manca già, nell’incertezza della nuova era Rudi Garcia.

C’è stato poi il momento toccante della dedica a Pino Daniele. “Voglio fare i miei complimenti a Napoli per essere campione d’Italia, quindi vi regalo questa canzone e perdonate il mio italiano”, ha detto Chris Martin sul palco del Maradona. Poi, da solo con la chitarra in mano, ha cantato “Napule è”.

Poi la maglia che fu di Maradona e il riferimento allo scudetto e alla passione di Napoli per la musica. A metà del concerto Martin aveva parlato con il pubblico, leggendo gli striscioni e qualcuno dei fan gli ha passato una sciarpa del Napoli con scritto “Campioni d’Italia” indossata da Chris Martin. Un grazie al popolo dei tifosi, davanti a Spalletti e a De La, vicini ma distanti.

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