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Spalletti-De Laurentiis, l'ultima dichiarazione d'amore per Napoli e i tifosi è un tatuaggio

Segno tangibile di affetto e legame con una città per il tecnico toscano che ha vinto finalmente il titolo di campione d'Italia

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Mentre Aurelio De Laurentiis si sfila e Cristiano Giuntoli riflette sull’eventualità (più remota) di accasarsi alla Juventus in una classifica in balia di continui smottamenti da giustizia sportiva, Luciano Spalletti rivendica la sua unicità stilistica, la sua cifra.

Se ogni suo gesto è e significa un atto politico, lo è anche il tatuaggio che ha deciso di incidere sulla sua pelle. A sinistra il Napoli, a destra i suoi figli.

Tensione Spalletti-De Laurentiis

La relazione complicata con il presidente del Napoli suggerisce un addio imminente che, nella migliore delle sceneggiature possibili, non contempla battute di scarso spessore ma solo frasi pronunciate con l’intento di suscitate nella tifoseria comunque quell’affezione ovvia, partecipe dettata dal ritorno allo splendore maradoniano con un terzo Scudetto annunciato ma per questo non meno amato, rispettato, contemplato.

Spalletti se andrà via da Napoli (i nomi circolano, Luis Enrique su tutti), sarà per ragioni che forse sono difficili da sintetizzare e da spiegare nel profondo, al di là di una PEC e di un contratto insoddisfacente ma anche quel tatuaggio è un gesto bello, da ricordare.

Il tatuaggio per Napoli e per i figli

Si è rivolto al tatuatore migliore, Valentino Russo, che ha inciso i ricordi sulla pelle di altri campioni, altri uomini, altri napoletani che hanno legato a Spalletti una data indimenticabile.

Così anche lui ha inciso il titolo di campione d’Italia che gli mancava, sull’avambraccio sinistro riservando ald estro, invece, i nomi dei suoi tre figli: Samuele, Federico e Matilde.

“La maggior parte delle volte non ho nemmeno il tempo di pensare a quello che sto facendo e dove sto arrivando..! Mi soffermo e dico cavolo arrivare qua per me forse è anche troppo, ieri ho passato una delle giornate che mi ricorderò a vita.!! Per tanti può essere scontato soprattutto per chi è in questo mondo… Per me essere partito dal nulla ed essere Chiamato da @lucianospalletti è stata una grande soddisfazione, ma non perché si è tatuato attenzione.! Ma perché è il primo tatuaggio della sua vita, è un tatuaggio dedicato alla vittoria del Napoli dopo 33 anni, un evento che rimarrà per sempre indelebile.! Ho conosciuto veramente una persona unica.. ha un umiltà incredibile e la sua ironia e inconfondibile.!! Voglio veramente ringraziarti per come mi hai trattato, e per avermi fatto sentire come a casa mia 💙 ci vedremo sicuramente presto 🫶🏽 orgoglioso e onorato di averti conosciuto 🇮🇹🏆🥇”, ha scritto in un post il tatuatore per descrivere l’emozione di questo giorno.

I precedenti celebri

Prima di Spalletti, altri avevano fatto una scelta di calcio e di cuore tra i tecnici più celebri della serie A. Solo la scorsa stagione, in un rituale laico che ha visto una scena poi similare, Stefano Pioli si era tatuato lo Scudetto vinto dal suo Milan, campione d’Italia. A Josè Mourinho, invece, il tattoo della Conference League, trofeo vinto con la Roma che questa stagione quasi insperatamente ha portato in finale di Europa League.

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