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Mancinelli, la vera star delle Olimpiadi dopo video virale con Raffaeli: Quante critiche abbiamo ricevuto

L'allenatrice della ginnasta di bronzo Sofia Raffaeli spiega come sta gestendo la popolarità social: "Sono fuggita in Sicilia con la mia famiglia"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Non solo gli atleti medagliati. A rubare la scena ai Giochi di Parigi è stata anche Claudia Mancinelli, allenatrice della ginnasta di bronzo Sofia Raffaeli. Incoronata sui social, dove ancora oggi si condivide l’ormai celebre video del ricorso che ha consentito alla sua atleta di salire sul podio, l’ex ginnasta (e attrice) spiega al Corriere della Sera come sta gestendo quest’improvvisa ondata di popolarità che l’ha travolta.

Claudia Mancinelli star delle Olimpiadi: per i social è la ‘Queen’

Sguardo deciso, postura impeccabile, passo fiero: la sua vita è cambiata grazie a una clip di pochi secondi, giusto il tempo di un ricorso durante la finale di ginnastica ritmica individuale, storica per l’Italia con il bronzo conquistato da Raffaeli. E, allora, come gestire questa celebrità improvvisa? “In realtà sono fuggita in vacanza in Sicilia con la mia famiglia – rivela nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera -. Le persone attorno a me hanno cominciato a dirmi guarda che sei ovunque, il mio Instagram è stato intasato, ma io non seguo molto i social, so bene che non sono la realtà vera”.

Il bronzo di Raffaeli ha coronato un percorso non facile

E lo ricorda, Mancinelli, che un anno fa ha preso il posto della coach Julieta Cantalupi. “Quando è partita l’esperienza con Sofia ci sono state anche molte critiche – sottolinea -, perciò ho preferito concentrarmi su quello che facevamo giorno e notte in palestra, dare retta a tutto il rumore mi avrebbe portato fuori dal mio focus. Ringrazio tutti per una fiducia quasi alla cieca. Io ero molto titubante. Con le ragazze però c’era sintonia, non volevo deluderle perché per loro era un momento difficile”.

Mancinelli, il passato da attrice e l’esperienza a Hollywood

L’allenatrice di Raffaeli vanta anche trascorsi da attrice. “Ho approfondito la danza, lavorando nei teatri e in alcune trasmissioni tv. Sono andata in Canada, ho fatto un’esperienza con il regista e il coreografo del Cirque du soleil, sono stati loro a incoraggiarmi a studiare recitazione. Oggi tutti dicono che sono stata attrice ma in realtà nei miei ruoli c’era sempre la danza di mezzo: ho fatto Nine, un film di Hollywood molto bello, di Rob Marshall, ma ero una ballerina nel corpo di ballo; nella serie Mediaset “Non smettere di sognare” interpretavo una danzatrice, a teatro ho fatto di prosa ma ballavo il tango, ho recitato in Dirty Dancing nella versione ufficiale italiana”.

La scelta definitiva, il ritorno alle origini e la medaglia ai Giochi

Troppo forte il richiamo della ginnastica. “Dopo 7-8 anni sono tornata in palestra a Roma e ricordo di aver detto ‘questa è casa mia’. Ho iniziato ad allenare le bambine e mi seguivano. Piano piano ne ho avute di più promettenti e con una, filippina, abbiamo vinto ai campionati asiatici. Le più brave le mandavo a Fabriano perché a Roma ci sono poche strutture, ho cominciato a collaborare con la mia vecchia società. Mi chiamavano per lavorare nel cinema, ma io rifiutavo. Avevo deciso: volevo allenare”. La scelta si è rivelata senza dubbio vincente visto il bronzo vinto ai Giochi parigini dalla sua Sofia Raffaeli.

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