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Maradona, nuove accuse: lunga agonia prima della morte, la figlia non guarda il video dell'autopsia

Secondo l'accusa, Diego avrebbe sofferto per diversi giorni prima di morire. Mostrate le immagini dell'autopsia durante l'udienza, le figlie di Diego accusano l'ex avvocato e le zie per appropriazione illegale del brand

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Redazione

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Diego Armando Maradona continua ad essere sotto i riflettori. Suo malgrado, ovviamente, anche perché si tratta di una vicenda che può essere descritta con una sola parola: “brutta”.

La lunga agonia di Maradona

Stando a quanto emerso durante l’ultima udienza del processo in corso a Buenos Aires per stabilire eventuali responsabilità sulla sua morte, Diego avrebbe sofferto una lunga agonia prima del decesso. Ad affermarlo oggi è uno dei legali delle figlie di Maradona, Fernando Burlando, basandosi sul referto dei medici. “Nel cuore abbiamo trovato un coagulo di colore rossiccio che compare solo in caso di una lunga agonia, forse anche di 12 ore, durante la quale non ha ricevuto cure”.

Maradona, giallo sulle cure

E’ quanto ha affermato il medico legale della Polizia scientifica Carlos Mauricio Cassinelli, uno dei cinque periti che hanno firmato il referto dopo l’esame del cadavere. L’autopsia ha stabilito che Maradona è morto il 25 novembre del 2020 per un “edema polmonare acuto dovuto a insufficienza cardiaca congestizia acuta e cardiomiopatia dilatativa”. Ma questo quadro clinico, secondo i periti, si è sviluppato e aggravato nel corso di diversi giorni in cui Maradona non sarebbe stato curato a dovere.

La testimonianza che accusa i medici

“Non si produce in un giorno, né in due, né in tre, è un quadro che va progredendo. Si tratta di almeno 10 giorni”, ha detto Cassinelli. La testimonianza dei forensi è in linea con le ipotesi del pubblico ministero e della querela, che accusano lo staff medico a carico delle cure di Maradona di averlo letteralmente lasciato morire.

Janina Maradona non guarda

Cassinelli ha mostrato le immagini dell’autopsia durante l’udienza, immagini alle quali non ha voluto assistere Jana Maradona, una delle figlie dell’ex calciatore, sentita come testimone martedì quando, fra le lacrime, ha puntato il dito contro Leopoldo Luque, medico personale del Diez e uno dei principali imputati. “Da quello che è emerso, la sua agonia non è durata 12 ore ma molto di più, è iniziata almeno il 18 novembre”, ovvero 7 giorni prima della morte, avvenuta il 25 novembre 2020, ha attaccato Fernando Burlando,

Il banco degli imputati

Il processo vede imputati per omicidio semplice con dolo eventuale, oltre al neurochirurgo Leopoldo Luque, anche altre sei persone incaricate di seguire la degenza di Maradona dopo un intervento chirurgico per un ematoma alla testa. E soltanto pochi giorni fa, una delle guardie del corpo di Maradona, Julio César Coria, è finita sotto inchiesta con l’accusa di falsa testimonianza.

Maradona, il processo parallelo

Le figlie di Maradona nel frattempo hanno denunciato l’ex avvocato del padre, Matias Morla, e le sorelle dell’ex campione per appropriazione illegale dei brand di Maradona: le udienze di questo ramo del processo, che si svolgerà in parallelo a quello sulla morte dell’ex Pibe de Oro, sono in programma dall’8 al 24 aprile

Maradona, nuove accuse: lunga agonia prima della morte, la figlia non guarda il video dell'autopsia Fonte: Getty

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