Non accenna a spegnersi l’eco delle dichiarazioni con le quali Dino Baggio ha espresso la propria preoccupazione legata alla possibile assunzione involontaria durante la propria carriera di sostanze dopanti, o comunque di farmaci in eccesso.
All’allarme lanciato dall’ex centrocampista della nazionale avevano fatto seguito quelli di Massimo Brambati e Florin Raducioiu, compagni di squadra nel Bari a inizio anni ’90.
“Anche io ho preso tante medicine. Facevo flebo con un liquido rosa, chiamerò il medico che ci seguiva a Brescia per capirne di più. Ci è sempre stato detto che si trattava di vitamine, di glucosio. Dobbiamo chiederci perché si verificano queste morti premature” aveva dichiarato l’ex attaccante rumeno a Sport Orange.
Poche ore dopo l’uscita delle sue dichiarazioni Raducioiu ha però fatto parziale marcia indietro, proprio dopo essere stato rassicurato dal medico del Brescia di quegli anni: “Ho telefonato al dottor Fabio De Nard, che allora lavorava nel Brescia ed era alla guida dello staff medico – ha spiegato l’ex attaccante del Milan – C’erano tre componenti in quel cocktail che ci veniva somministrato in vena: vitamina C, vitamina B e un’altra sostanza che riduceva il processo di affaticamento dei muscoli. Mi ha spiegato che quel colore rosa dipendeva dalla vitamina B. Mi sono sentito rassicurato: prendevamo integratori, cose contro i radicali liberi, tutto assolutamente legale”.