Arbitri, si cambia. Con la stagione che sta per iniziare si prevedono diverse novità – che il designatore Rizzoli sta già illustrando nel raduno di Sportilia – e che riguardano sia le designazioni che le interpretazioni delle regole. Ne parla su fischiettomania l’ex fischietto comasco Luca Marelli che parte dall’accorpamento tra Can A e Can B commentando con soddisfazione che finalmente, potremo rivedere anche internazionali impegnati nella serie cadetta.
Marelli pronostica i progressi di nuovi arbitri
Marelli – che non parla del Var – si sofferma sulle nuove leve arbitrali e sostiene che dalla riforma potranno trarre giovamento arbitri in possesso di grandi qualità ma che non hanno mai trovato la via per la promozione a causa della discontinuità: “mi giocherei Ghersini, Abbattista ed Aureliano” più diversi giovani: “il primo nome è certamente Volpi, poi Ayroldi e Sozza, Sacchi e Fourneau, Maggioni”.
I big-match saranno diretti sempre dagli stessi
Marelli specifica che “sicuramente non dobbiamo aspettarci rivoluzioni immediate: gli incontri di cartello verranno comunque assegnati ai soliti noti, da Orsato a Maresca, da Guida a Doveri, da Massa a Mariani: ma è lecito attendersi un aumento delle rotazioni, evitando i salti mortali degli ultimi due campionati.
Marelli spiega le novità sui rigori
Uno degli argomenti principali che verranno trattati durante il raduno di Sportilia è certamente la questione legata ai calci di rigore. Nello scorso campionato di Serie A è stato registrato il record assoluto di rigori assegnati: ben 186 in 360 partite, per una media complessiva di 0,52. Un numero assolutamente spropositato.
Marelli spiega: “La criticità non è tanto sui tocchi di mano in area ma sui 134 calci di rigore assegnati, molto spesso per contattini minimi. Ciò che abbiamo osservato è che gli arbitri hanno avuto la tendenza a fischiare tutto, anche sfioramenti che in altre zone del campo non vengono nemmeno presi in considerazione”.
Per Marelli mai più rigori come quelli di Cr7 e Lautaro
“Non posso che lanciarmi in previsioni – scrive Marelli – peraltro semplificate dall’enormità dei numeri della stagione appena conclusa: ci saranno molti meno calci di rigore, verranno eliminati dall’ambito della punibilità tanti piccoli contatti non sufficienti per portare ad una sanzione potenzialmente determinante come un calcio di rigore. Per fare qualche esempio: dubito fortemente che vedremo rigori come quelli di Ronaldo in Juventus-Genoa, di Lautaro Martinez in Bologna-Inter, di Immobile in Lazio-Atalanta”.
“La linea da seguire è stata implicitamente tracciata proprio nella finale di Champions League recentemente disputatasi: i contatti su Coman e su Mbappé sono stati considerati non sufficienti per una sanzione tecnica, il VAR ha aperto e concluso il check in pochissimi secondi. Tali episodi, sulla stampa internazionale, non sono nemmeno stati analizzati, segnale che è il metro italiano a tradire qualche criticità evidente. Il concetto da tener presente sarà il seguente: un contatto televisivo non è per forza irregolare”.