La F1 nel 2022 inizierà a cambiare pelle con l’arrivo di un nuovo regolamento tecnico e poi nel 2025 o nel 2026 arriveranno anche nuove power unit, magari più semplici senza MGU-H per attirare l’ingresso di nuovi costruttori nella massima espressione dell’automobilismo di velocità.
La Mercedes ha già aperto alla possibilità di rinunciare a questo sofisticato componente per spianare eventualmente la strada all’ingresso della Volkswagen nel Circus. Un brand che potrebbe essere facilmente legato alla Red Bull, la quale a partire dal 2023 dovrà camminare con le proprie gambe a livello di realizzazione delle power unit sfruttando il know-how che la Honda ha ceduto alla scuderia britannica la quale sta realizzando a Milton Keynes un intero nuovo reparto dedicato ai propulsori, la PowerTrains Limited.
Per guidare e coordinare la crescita di questa nuova divisione la Red Bull ha ‘fatto la spesa’ in casa Mercedes acquisendo Ben Hodgkinson – nominato direttore tecnico – e tanti altri elementi di spicco dei quadri dirigenziali di Brixworth. Acquisizioni che, secondo Helmut Marko, non sarebbero state possibili se Niki Lauda fosse stato ancora vivo. “Siamo un team che lavora con grande passione – ha dichiarato il responsabile del programma giovani della Red Bull intervistato dalla testata austriaca OE24 – ma questo esodo non sarebbe accaduto con Lauda, perché era molto vicino ai suoi ingegneri”.