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Marocco-Spagna 3-0 ai rigori, pagelle: Bono eroe nazionale, Hakimi fa il cucchiaio

Marocco-Spagna si decide ai rigori, dove sale in cattedra il portiere nordafricano Bono: i Leoni dell'Atlante centrano per la prima volta nella storia la qualificazione ai quarti dei Mondiali.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Marocco da favola, Spagna da incubo. I Leoni dell’Atlante accedono per la prima volta ai quarti di finale ai Mondiali grazie al successo ai rigori (3-0) sulle Furie Rosse di Luis Enrique. Nordafricani impenetrabili per 120 e più minuti, con un portiere eroe, capace di neutralizzare due tiri dal dischetto su tre: Youssef Bounou, detto Bono, che gli spagnoli conoscono bene. Gioca infatti nel Siviglia ed è stato premiato con il Trofeo Zamora 2022. Ora per il Marocco la nuova sfida è quella di diventare la prima nazionale africana di sempre a centrare una semifinale mondiale.

Marocco-Spagna, la partita raccontata sulla Rai

Puntuale a raccontare il match tra i Leoni dell’Atlante e le Furie Rosse, la premiata ditta costituita da Dario Di Gennaro e Andrea Stramaccioni. L’ex allenatore dell’Inter inizia ben presto il suo show: “Doha sembra una città marocchina oggi”. Che comprende anche battute: “Ma sò tutti fidanzati qui?!”’, esclama Stramaccioni dopo il racconto di Ferran Torres e Luis Enrique: ahahahaha, mi è troppo simpatico Strama“, scrive una utente su Twitter. E qualcuno è pronto a lanciare petizioni: “Dove si firma per farle commentare tutte ad Andrea Stramaccioni fino alla finale?”.

Marocco-Spagna: Bargiggia attacca Stramaccioni

C’è però chi non gradisce la seconda voce in telecronaca. È il caso del giornalista Paolo Bargiggia, che tuona dal suo account Twitter: “Ma quanto è fastidioso ed invasivo Stramaccioni? Sgradevole, zero rispetto per i silenzi e la “sacralità” della partita. Zero rispetto per chi ascolta ma solo la volontà di lucidare il proprio ego”. Qualcuno si accoda: “Io trovo fastidiose tutte le seconde voci, quante erano belle le partite raccontate da un solo telecronista…”. Altri invece dissentono: “Meglio Nela che dorme….ma dai w Strama“. O ancora: “Stramaccioni batte Adani 10-0″.

Marocco-Spagna: il film della partita, fino ai rigori

La partita intanto regala contrasti, agonismo, buona organizzazione difensiva (soprattutto da parte del Marocco): insomma, tutto fuorché gol. La più grande emozione del primo tempo è una traversa colpita da Gavi…a gioco fermo per fuorigioco. Nella ripresa i nordafricani continuano a difendersi in massa e senza troppi affanni, con Luis Enrique che sostituisce il centravanti, Asensio, con Morata. Redragui, Ct marocchino, perde invece per infortunio prima Mazraoui, poi Aguerd. Ma il punteggio non si sblocca: si va all’overtime. Cheddira si divora il gol del vantaggio marocchino in contropiede, poi cominciano le mosse dei tecnici in vista dei rigori: Luis Enrique fa entrare Sarabia, Redragui inserisce Benoun. Proprio Sarabia, in extremis, colpisce il palo da due passi: la qualificazione si deciderà dal dischetto.

Marocco-Spagna, pagelle: migliori e peggiori in campo

  • Bono 8 Qualche licenza col pallone tra i piedi, ma in generale una sicurezza disarmante, anche ai rigori.
  • Hakimi 7 Deve snaturarsi e pensare più a difendere che a spingere: in ogni caso lo fa molto bene e sigla il rigore decisivo.
  • Morata 6,5 Entra al posto dello spento Asensio e, almeno inizialmente, dà la scossa ai suoi.
  • Ferran Torres 6,5 L’unico capace di creare problemi alla retroguardia marocchina coi suoi dribbling.
  • Pedri 6,5 Gioca una gran quantità di palloni, anche se scardinare il muro del Marocco è duro anche per lui.
  • Amrabat 6,5 Tanti palloni recuperati nella zona nevralgica del campo.
  • Simon 6 Attento nel corso della partita, poi para un solo rigore su quattro: troppo poco, se di fronte c’è Bono.
  • Olmo 5,5 Si rende pericoloso soltanto su calci piazzati, Luis Enrique gli aveva chiesto altro.
  • Ziyech 5,5 Limitato da eccessivi compiti di copertura, riesce a farsi vedere pochissimo in avanti.
  • Cheddira 5 La stellina del Bari entra a partita in corso e si divora un’occasionissima colossale.
  • Sarabia 4 Due pali in pochi secondi, forse è record. Il primo al 123′, il secondo durante i rigori.
  • Asensio 4 Un fantasma, lontano parente del giocatore che più volte ha risolto problemi al Real Madrid.

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