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Masters 1000 Madrid: impresa di Matteo Arnaldi contro Ruud! Chi è il nuovo Fognini

Arrivato dalle qualificazioni l’italiano batte Ruud (n.4 al mondo) per 6-3, 6-4 proponendosi come il nome nuovo del tennis azzurro

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Un vero capolavoro, quello firmato da Matteo Arnaldi (n. 105 al mondo) nel terzo turno del Masters 1000 di Madrid, capace di battere Casper Ruud (n.4 al mondo e terza testa di serie) e sorprendere il pubblico di estimatori del tennis sulla terra rossa del torneo spagnolo. In un’ora e 35 minuti di gioco, l’azzurro ha avuto la meglio sull’avversario, per 6-3, 6-4.

La rivincita di Arnaldi a Madrid

A Madrid mancano Sinner e Berrettini, costretto a saltare anche gli Internazionali di Roma, ma il nostro tennis si difende con eroi a sorpresa: il giovane Matteo (classe 2001) batte addirittura il numero 4 al mondo, Ruud, che forse non sta affrontando una fase molto incoraggiante della stagione ma che rimane comunque una delle teste di serie più temibili del torneo.

Un replay di quanto visto giovedì scorso grazie a Vavassori, che è riuscito nella non semplice impresa di superare un certo Andy Murray in due set (6-2, 7-6). Insomma due azzurri che possiamo definire outsider, o almeno non tra i favoriti alla vigilia dei rispettivi incontri da tabellone contro avversari ben più blasonati e con esperienza e colpi dalla loro.

La partita vincente

Arnaldi vince in due set, 6-3 6-4, senza dover ricorrere al tie-break ed è la vittoria più entusiasmante e importante del giovanissimo talento 22enne: è la vittoria più importante della carriera, la terza a livello Atp dopo quelle con Paire al primo turno e, in precedenza, Munar a Barcellona.

Un nome che torna, dato che lo spagnolo, numero 88 al mondo, sarà l’avversario del sanremese al terzo turno. Seconda partecipazione ad un main draw 1000, dove è approdato dalle qualificazioni il ligure può sperare di togliersi qualche altra soddisfazione.

Chi è Matteo Arnaldi

Dopo essere stato invogliato ad avvicinarsi al tennis dal nonno, Matteo Arnaldi si è appassionato a tal punto da scegliere di dedicarsi esclusivamente allo sport e intraprendere un percorso sui campi da juniores spesso molto impegnativi per i ragazzi della sua età.

Dai 5 ai 12 anni circa, Matteo aveva dimostrato anche una certa qualità nel nuoto, disciplina preferita fino alla prima adolescenza quando ha optato definitivamente per il tennis, che pratica costantemente a Sanremo. Arnaldi, infatti, è ligure come Fabio Fognini.

A 13 anni ha iniziato, come scrivevamo, il cammino da juniores: vince i campionati italiani Under 13, sia in singolare sia in doppio. A 14 anni esordisce a livello internazionale in Svizzera, conquistando il suo primo titolo Under 14. Al suo debutto nell’ITF Junior Circuit, nel 2017 vince in singolare il torneo Grade 5 di Tbilisi e in seguito si aggiudica in tornei di Grade 1 e 2 altri due titoli in singolare e due in doppio. Miglior risultato nei tornei di Grade A è la semifinale disputata al Trofeo Bonfiglio nel maggio 2019, risultato che gli consente di raggiungere la 22ª posizione del ranking ITF juniores.

Nel 2018, viste le premesse, diventa professionista: vince il suo primo incontro all’ITF Futures Tunisia F33. A settembre 2019 debutta nel circuito Challenge e fa un po’ di gavetta: Barletta, Todi, Bolzano, Skopje per arrivare alla svolta dello scorso anno.

Corre l’anno 2022 quando Matteo a maggio fa il suo debutto agli Internazionali di Roma entrando nel tabellone principale sia in singolare sia in doppio grazie alle wild card conquistate nei tornei di pre-qualificazione. In singolare perde in due set contro il nº 23 del mondo Marin Cilic. In maggio conquista a Francavilla al Mare il suo primo titolo Challenger sconfiggendo in finale Francesco Maestrelli in tre set.

Arriva anche Wimbledon, che segna proprio il debutto nel Grande Slam, senza particolare successo. Arriva però in finale a San Marino e si prepara anche al US Open, che però non lo vede tra i qualificati. Dopo Como, degni di nota sono la finale di Saint-Tropez, senza perdere alcun set e senza cedere il servizio.

Il 31 ottobre sale alla 141ª posizione del ranking. Il 6 novembre subentra ufficialmente come sostituto di Holger Rune alle Next Generation ATP Finals, poiché si era classificato nono nella race dei migliori otto giocatori under-21 (dopo le rinunce alla partecipazione del torneo di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner nei mesi precedenti), dove però non supera la fase a gironi.

Ora il 2023 esplosivo che lo vede già proiettato a Madrid, dopo le mancate qualificazioni agli Australian Open e i consueti challenge.

Masters 1000 Madrid: impresa di Matteo Arnaldi contro Ruud! Chi è il nuovo Fognini Fonte: Gettyimages

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