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Materazzi non ci sta: che replica sui social a Zlatan Ibrahimovic

L'attaccante del Milan, in un'intervista, ha punzecchiato l'ex difensore dell'Inter. Su Instagram, Matrix ha risposto per le rime allo svedese.

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Quando Ibrahimovic chiama, Materazzi risponde sempre. I due sono stati ex compagni all’Inter, ma sono stati soprattutto avversari quando lo svedese ha indossato la maglia della Juventus e del Milan. Intervistato al Corriere della Sera, Ibra ha toccato diversi argomenti tra cui anche Sanremo.

Ibrahimovic-Materazzi, un confronto diverso dal solito

Ibrahimovic sul palco dell’Ariston ha cantato con Mihajlovic, suo grande amico. L’attaccante del Milan però in campo gli diede una testata: “Sinisa mi aveva provocato per tutto il match, dicendomi cose orribili in slavo, anzi serbo-croato, e io ci ero cascato. Adesso mi chiama bato: figlio mio.

Quando si ammalò, della stessa malattia di mio fratello Sapko, stavo quasi per andare al Bologna. Per lui. Mihajlovic in campo era cattivo, come lo era Ballack, un altro provocatore di professione; ma lo faceva per dare un vantaggio ai suoi compagni. Non come Materazzi“.

Ibrahimovic-Materazzi, la provocazione dello svedese

Ibrahimovic descrive così come’era Materazzi in campo: “Entrava da dietro per fare male; e noi calciatori capiamo subito quando uno entra per fare male o semplicemente entra duro, come Chiellini, come Stam, come Maldini. Paolo era cattivissimo. Se voleva farti male sapeva come fare. Ma lo evitava, perché metteva la sua giusta cattiveria al servizio della squadra.

Con Materazzi invece avevo un conto aperto da anni. L’ho saldato in un derby. Quello entra a piedi levati, io salto, lo evito, e lo colpisco con una gomitata alla tempia. Pippo Inzaghi commentò: “Il più bel derby della mia vita: 1-0, gol di Ibra, Materazzi in ospedale”. Ovviamente stava scherzando.

Ibrahimovic-Materazzi, il racconto del duello nel dettaglio

Le esternazioni fatte su Materazzi al “Corriere” sono solo la sintesi di un dualismo che, nel suo nuovo libro “Adrenalina. My untold stories” scritto con Luigi Garlando, Ibrahimovic ha approfondito e trattato con dovizia di particolari.

“Al di là delle ragioni della partita, aveva una strategia personale per innervosire l’avversario. Quando uno non è abbastanza bravo nel gioco, ricorre a tutti i mezzi per imporsi. Era il suo stile” si legge nelle pagine del suo nuovo volume.

“Ma se certe cose le fai a me, io non le dimentico, perché mi resta una cosa qui dentro, nel petto, che non passa. Ho aspettato cinque anni per riuscire a beccarlo. Juventus-Inter, 2 ottobre 2005. Materazzi portava quelle lenti a contatto speciali Nike, allora popolari, che alteravano il colore degli occhi. Ricordo due pupille rosse, da belva, che mi braccavano dappertutto” ricorda Ibrahimovic.

“Riesce a prendermi bene, con un’entrata a due piedi, a forbice. Devo uscire dal campo per farmi medicare. Zoppico. Capello mi vuole sostituire, ma io gli dico: «No, mister. Ce la faccio». Rientro solo per cercarlo. A questo punto il calcio non c’entra più, per me la partita è già finita. Ma non riesco neppure a camminare per il dolore, Capello se ne accorge e mi fa uscire..”.

Ibrahimovic-Materazzi, una replica singolare

Insomma, come sempre Ibrahimovic quando si tratta di Materazzi non si è risparmiato. Ma ovviamente non poteva mancare la risposta dell’ex difensore dell’Inter. Con un post su Instagram, infatti, Matrix ha pubblicato una foto della Coppa del Mondo e una della Champions League, i due trofei più importanti vinti in carriera che mancano invece a Ibrahimovic.

Nel post, Materazzi ha aggiunto la didascalia “Post MUTO”, quasi come a voler zittire il giocatore del Milan. I due non possono più risolvere le questioni in campo, magari lo svedese risponderà sui social.

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