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Materazzi vuol far pace con Zidane: "Non gli parlo da 18 anni, quell'episodio non doveva accadere"

Matrix a ruota libera a Lucky Block: i rapporti con Zizou dopo i Mondiali 2006, veleno sulla Roma, il sogno Guardiola all'Inter e Mourinho ct azzurro

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

La testata più famosa della storia del calcio non è quella di un centravanti che ha fatto gol: nell’immaginario collettivo dal 2006 a oggi è quella che Zinedine Zidane rifilò a Materazzi nella finale dei Mondiali del 2006, che portò all’espulsione di Zizou (decretata con una sorta di Var ante-litteram) e che probabilmente fu decisiva per il successo degli azzurri di Lippi. Di quell’episodio e di tanto altro ha parlato l’ex difensore dell’Inter e della Nazionale in un’intervista a Lucky Block.

Cosa successe nella finale dei Mondiali 2006

Tutti ricordano quell’episodio, più di una volta Materazzi ha rivelato cosa si dissero lui e Zidane: “Quell’episodio non sarebbe mai dovuto accadere. Nella tensione di quella finale a Berlino, tra i battibecchi e gli insulti, Zidane mi offrì la sua maglia, e io dissi di no, che preferivo sua sorella. Poi si è girato e ha reagito come tutti ricordano. Non ho mai più rivisto Zinedine”.

Materazzi vuol fare pace con Zizou

Da quel giorno i rapporti tra lui e il fuoriclasse francese sono stati gelidi: “Non ho più parlato con Zinedine Zidane da quel giorno, non gli avevo mai parlato prima e non gli ho più parlato dopo. Non abbiamo una relazione. Lui è una leggenda del gioco e ho molto rispetto per lui come giocatore e allenatore, ha vinto tre Champions League di fila. Non cerco più delle scuse, ma sarei felice di parlare con lui ora che sono passati così tanti anni. Non ci sarebbero problemi. Non sono affatto orgoglioso di quello che ho fatto, ma fa parte del mio passato”.

Le bordate di Matrix alla Roma

Senza peli con la lingua, come sua consuetudine, Matrix ha elogiato come sempre il suo idolo Mourinho (“Un giorno José Mourinho potrebbe diventare l’allenatore dell’Italia, nel calcio non si sa mai, ma penso che prima sarà l’allenatore del Portogallo”) ed ha lanciato bordate sulla Roma che lo licenziò: “La Roma è la squadra che sta facendo peggio in Italia, José Mourinho se lo aspettava. Possono fare molto di più con la squadra che hanno e credo che i tifosi abbiano ragione a essere molto delusi in questo momento. La scorsa stagione hanno licenziato un manager come Mourinho che sa tutto sul calcio e forse aveva già capito prima cosa stava per succedere”.

Il sogno di vedere Guardiola all’Inter

Dopo aver indicato le sorprese della stagione (“Nuno Tavares alla Lazio, Francisco Conceicao alla Juventus e devo dire Marcus Thuram perché è quello che ha segnato più gol”) Materazzi si è soffermato sulla sua squadra del cuore: “Vorrei vedere Simone Inzaghi in panchina all’Inter per molti anni a venire, potrebbe essere la versione interista di Sir Alex Ferguson. È all’Inter da quasi quattro anni, dopo aver trascorso cinque anni alla Lazio, ed è molto rispettato. Ha un grande gruppo di giocatori con cui lavorare. Se dovesse andarsene, l’Inter dovrebbe prendere in considerazione Pep Guardiola, magari potrebbero scambiarsi i lavori, nel calcio non si sa mai. Guardiola ha vinto in Spagna, Germania e Inghilterra, quindi forse i prossimi approdi per lui saranno la Francia o l’Italia; se sarà in Italia potrebbe essere con l’Inter”.

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