Zinedine Zidane sostiene di avere ancora la “fiamma” per continuare la sua carriera da allenatore, nonostante un anno di assenza dal gioco dopo la sua separazione dal Real Madrid lo scorso anno.
Il francese ha lasciato il Santiago Bernabeu per la seconda volta al termine della stagione 2020-21, dopo aver guidato il club a una tripletta di trionfi in Champions League durante il suo primo mandato e aver vinto in tutto 11 trofei con la Casa Blanca.
Da allora Zidane è stato collegato a diversi posti di lavoro, anche in patria, dove è stato indicato come il favorito per succedere a Mauricio Pochettino al Paris Saint-Germain, oltre che come possibile successore di Didier Deschamps come allenatore della Francia dopo Qatar 2022.
Con il tecnico del Nizza Christoph Galtier in lizza per prendere le redini del Parc des Princes, il periodo di isolamento di Zidane sembra destinato a continuare.
Ma l’ex vincitore della Coppa del Mondo, che compie 50 anni questo mese, spera di tornare in panchina, pur ammettendo di essere soddisfatto di non dover saltare direttamente in qualsiasi posto disponibile.
“Voglio continuare”, ha detto a Telefoot. “Ho ancora questa fiamma. Il calcio è la mia passione. Ma ho [quasi] 50 anni e sono soddisfatto. Sono felice, e questa è la cosa più importante”.
Zidane ha anche parlato del suo famigerato colpo di testa a Marco Materazzi nella finale della Coppa del Mondo di Germania 2006, che lo ha visto poi essere espulso e sconfitto.
“Non sono orgoglioso di quello che ho fatto, ma fa parte del mio percorso”, ha detto. “Anche nella vita di una persona, non tutto è fatto alla perfezione”.
