L’esempio è quello di Giovanni Trapattoni, che alla sua bella età si è fatto convincere dai nipoti ad interagire con i social con i suoi profili. E Carlo Mazzone, che non ha vinto quanto il Trap ma che è amato come se non di più del Trap, ha percorso le stesse orme. A quasi 84 anni il sor Carlè è sbarcato su twitter, convinto dal nipote Alessio che lo sta instradando sui passi della tecnologia. In pochi giorni migliaia di follower, ricordi commossi, ringraziamenti sentiti e tanta nostalgia da parte dei tifosi.
Mazzone posta video della corsa sotto la curva
Foto e video finora sono stati postati da Mazzone che ha ricordato i suoi allievi Guardiola e Totti, una stretta di mano con Ranieri e ha pubblicato il celebre video del pazzesco derby tra il suo Brescia e l’Atalanta del 30 settembre 2001 e quella frase sul 2-3 (“Se famo er terzo vengo sotto ‘a curva”), con la successiva scatenata corsa in giaccone – invano inseguito dai suoi vice – tra parolacce e gestualità passata alla storia.
I tifosi impazziti per i ricordi di Mazzone
Fioccano commenti di ogni tipo sui social e la cosa interessante è che non solo Mazzone viene ricordato con affetto da tutti i tifosi delle squadre che ha allenato ma anche da quelle che non ha mai diretto, che pure lo avrebbero voluto.
La corsa sotto la curva atalantina è il cult per tutti: “A me vengono ancora i brividi : quanta passione per questo sport, quanta genuinità” o anche: “Oramai non esiste più quel calcio e a me piace sempre meno. Ma per fortuna ci sono i grandi personaggi come lei Mister. Credo che quella corsa sotto la curva, oggi si apprezzata anche dai tifosi avversari dell’epoca!”, oppure: “Resterà un ricordo indelebile, così come lei è indelebile nel cuore di noi sportivi di qualsiasi squadra o città…GRANDE MISTER”.
Il web è un fiume che straripa: “Lei è da sempre l’unico esempio del vero calcio, un calcio che oggi è stereotipato e legato solo al vil denaro” oppure: “Lei è il Mister che tutti avrebbero voluto in qualsiasi categoria e a qualsiasi età!” e ancora: “Mister, un giorno un arbitro di calcio di serie A, che ormai non c’è più, mi ha detto: “persone vere nei campi ne trovo, ma il più vero di tutti è Carletto Mazzone!” e poi: “Grande, umanissimo Carletto! Che bei personaggi quelli come lui. Un altro era Nereo Rocco. Come gli dicesti, Carle’, a quel giocatore della Roma che si aggirava per il campo svagato e indolente dopo essere subentrato dalla panchina, Moriero mi pare? A Morie’….guarda che sei entrato!” e infine: “Carle’ mi so fatto Twitter solo per te”.