In sintesi, non è stata una scelta di Cesare Cremonini e Marco Mengoni quella di occupare il tempio dell’atletica italiano, ovvero l’Olimpico e togliere spazio a Marcell Jacobs e a Filippo Tortu.
Il caso, sollevato da Repubblica, ha riacceso i riflettori su quelle sovrapposizioni di calendario particolarmente sgradevoli, soprattutto per l’epilogo.
- La polemica tra Jacobs e Cremonini-Mengoni
- Il nodo dell'Olimpico di Roma: Assoluti a Rieti
- La spiegazione di Mengoni e Cremonini
- Il pasticciaccio dell'Olimpico di Roma
La polemica tra Jacobs e Cremonini-Mengoni
A giugno, com’è noto, sono in programma due concerti importanti di questi due artisti italiani, fermati dalla pandemia e pronti a recuperare quello spazio utile alla rinascita: per Jacobs, Tortu e Tamberi questo ha significato addio alla scena romana e trasferimento a Rieti per gli Assoluti.
I due artisti, vista la risonanza della cosa e la stessa popolarità dei protagonisti dopo le medaglie di Tokyo, hanno avvertito l’esigenza di chiarire, spiegando attraverso Live Nation Italia, la società che li rappresenta e organizza i due eventi, le dinamiche che hanno portato al clamoroso spostamento.
Il nodo dell’Olimpico di Roma: Assoluti a Rieti
Insomma, si è creata una situazione imbarazzante da qualunque punto di osservazione la sia guardi, quasi controproducente. Un intoppo su questi attesi Assoluti che ha spinto la Fidal, dopo una lunga trattativa con Sport e Salute che gestisce l’Olimpico, a rinunciare a Roma per spostarsi a Rieti, pista gloriosa ma che malgrado la storia ha messo in secondo piano gli eroi di Tokyo.
La spiegazione di Mengoni e Cremonini
“I concerti sono fissati da molto tempo”, spiegano Cesare Cremonini e Marco Mengoni attraverso Live Nation Italia, che ha voluto replicare.
“In particolare Cremonini è in vendita all’Olimpico dal 1° giugno 2021 con biglietti – si legge su Repubblica – che risalgono addirittura al 30 maggio del 2019. Mengoni è in vendita dal 18 giugno 2021 ed entrambi gli eventi sono stati ampiamente concordati con il Coni ben prima delle date di apertura delle prevendite. Live Nation ha appreso poi della sovrapposizione dei calendari solo poche settimane fa. Eventi dal vivo di queste proporzioni, con decine di migliaia di biglietti venduti e una macchina produttiva in moto da lungo tempo, sono molto complessi e prevedono una programmazione che non si improvvisa in poche settimane. Non possiamo quindi ritenerci responsabili di questa incresciosa situazione della quale siamo molto dispiaciuti ma che non è dipesa in alcun modo da noi. Il fatto poi che nell’articolo si insinui una responsabilità degli artisti è particolarmente irrispettoso ma soprattutto sbagliato, come altrettanto irrispettoso e sbagliato sarebbe attribuirla ad un atleta”.
Il pasticciaccio dell’Olimpico di Roma
Comunque lo si voglia inquadrare, quanto accaduto è un pasticcio che pare abbia avuto già un epilogo, forse non proprio aderente alla gloriosa stagione che gli atleti eroi di Tokyo hanno offerto al pubblico di appassionati. E che non rispecchia l’intento dei due artisti e della macchina dello spettacolo che riparte, nel loro campo, dopo un biennio segnato dalla pandemia in negativo, per sottrazione.
Il dopo Tokyo poteva essere diverso, per Jacobs, Tamberi e Tortu almeno con un tributo adeguato che toccherà a Rieti e al Golden Gala del 9 giugno, allo stadio Olimpico, provare a offrire.