Il mercato dell’Inter è terminato sul nascere. Non è un mistero che Antonio Conte abbia sperato a lungo di contare nella seconda parte della stagione su almeno un innesto per reparto, ma la decisione di Suning di mettere in vendita il club ha spezzato subito le speranze del tecnico.
Neppure la cessione in extremis di Christian Eriksen avrebbe potuto sbloccare le operazioni in entrata così anche la voce degli ultimi giorni relativa allo scambio tra Alexis Sanchez ed Edin Dzeko è durata ben poco.
A spiegare il perché la trattativa non è decollata è stato lo stesso direttore generale dell’Inter Giuseppe Marotta ai microfoni di Dazn: “Gli agenti sono stati troppo audaci a portare avanti una trattativa senza fare i conti con l’oste, si è chiusa prima ancora che cominciasse. Se ci sono giocatori scontenti è doveroso non trattenerli, ma fino a questo momento non c’è nessun caso. Credo proprio che questo gruppo terminerà la stagione”.
Sembra quindi destinato a restare a Milano anche lo stesso Eriksen, convincente nel ruolo di vice Brozovic, come anticipato dallo stesso Marotta e come dichiarato dal vice di Antonio Conte Cristian Stellini al termine della partita contro il Benevento:
“Eriksen? Dico che quando si è un grande club non ci sono titolari e riserve, ci sono giocatori professionisti che devono rispondere alle chiamate dell’allenatore – ha detto il dirigente – Nell’economia della stagione, anche Christian può avere un ruolo importante”.
Così invece Stellini: “Eriksen si sta impegnando molto nel nuovo ruolo, siamo soddisfatti di lui e di Sanchez, che sono risorse importanti. Ma io di mercato non parlo”.
Da Marotta anche una battuta sulla trattativa per il rinnovo di Lautaro Martinez e sul caso Ibrahimovic-Lukaku: “Siamo in un momento di difficoltà societaria, ci siamo compattati. Non nascondo comunque che abbiamo parlato con gli agenti di Lautaro, ma sarà un problema che analizzeremo più avanti. Lukaku? Le immagini sono sotto gli occhi di tutti. Posso dire che Lukaku non è una persona aggressiva, ma dico anche che lo spot che abbiamo visto non sia stato bello. Lo sport deve essere portatore di sani principi, queste cose devono essere debellate”.