Buona la prima per Novak Djokovic sul cemento di Miami, in cui ha rimesso piede dopo sei anni di assenza. Il serbo, che non sta attraversando un momento felicissimo in campo e fuori, ha superato senza troppi problemi l’ostacolo rappresentato dall’australiano Rinky Hijikata, approdando al terzo turno del Masters 1000 della Florida. In cui affronterà un lucky loser, l’argentino Camilo Ugo Carabelli, che ha eliminato a sorpresa lo statunitense Alex Michelsen, testa di serie numero 32.
- Miami, riecco Djokovic: Hijikata piegato in due soli set
- Nole come Rafa Nadal: record di successi nei Masters 1000
- Il post social di Murray contro il sindacato...di Djokovic
Miami, riecco Djokovic: Hijikata piegato in due soli set
Travolgente la partenza di Djokovic, in controtendenza con gli ultimi risultati negativi che l’avevano visto sconfitto – dopo la semifinale degli Australian Open contro Zverev – al primo turno dei tornei di Doha e Indian Wells. Sono bastati 26 minuti a Nole per aggiudicarsi il primo parziale con un perentorio 6-0, con l’australiano relegato quasi a comparsa. Decisamente più faticoso il secondo set, in cui Djokovic ha dovuto lottare punto a punto. Alla fine l’ha spuntata al tie-break, vinto – questo sì – in modo netto e rassicurante: 7-1.
Nole come Rafa Nadal: record di successi nei Masters 1000
Un successo che ha consentito a Djokovic di eguagliare – finalmente, visto che ci provava da più di un mese – uno storico record di Rafa Nadal: come il maiorchino, Nole ha vinto 410 partite nei tornei Masters 1000, un risultato straordinario. “Sono ovviamente emozionato di competere per continuare a giocare al massimo livello”, le dichiarazioni – un po’ di maniera – del serbo a fine match. “Ovviamente è sempre un piacere tornare in una città fantastica come Miami dopo sei anni di assenza. C’erano davvero tante persone a vedermi, sono molto grato per il loro supporto”.
Il post social di Murray contro il sindacato…di Djokovic
Tutto rose e fiori, dunque? No, c’è anche qualche spina. A seguire con attenzione la prova di Nole contro Hijikata, naturalmente, c’era Andy Murray. E sembra che ci sia un po’ di maretta tra i due. Lo si evince dal post social del coach scozzese, sarcastico nei confronti del sindacato…di Djokovic, la PTPA, e la sua class action contro ATP, WTA, ITF e ITIA. Se il sindacato aveva definito “rotto” il tennis, coi giocatori intrappolati in un sistema considerato ingiusto, Murray ha elogiato il match tra due campioni del futuro, Joao Fonseca e Learner Tien, e ha aggiunto su X: “Che atmosfera fantastica! Fonseca e Tien sono due talenti incredibili. Il tennis non è poi così rotto”.