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Miccoli condannato: tutte le tappe della vicenda giudiziaria

L’ex calciatore di Juventus e Palermo è stato condannato a 3 anni e sei mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso

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Una vicenda lunga oltre 8 anni che ora arriva alla conclusione. L’ex calciatore di Palermo e Juventus, Fabrizio Miccoli, è stato condannato in via definitiva a scontare tre anni e mezzo in carcere per estorsione aggravata dal metodo mafiosa. Secondo la seconda sezione della Cassazione, l’ex calciatore commissionò un’estorsione a Mauro Lauricella, figlio del boss Antonino “u scintillanti”.

Miccoli condannato: tutte le tappe della vicenda

I fatti di cui è accusato Fabrizio Miccoli risalgono al 2011 ed in particolare a una conversazione telefonica tra l’ex attaccante e Mauro Lauricella, il cui telefono era sotto il controllo degli investigatori della Dia di Parlermo che cercavano di arrivare al padre Antonino, in quel momento ancora latitante. Nel corso di quella conversazione vennero a galla le parole di Miccoli nei confronti di Giovanni Falcone definito “fango”, che già ai tempi fecero molto discutere.

Ma i fatti di cui Miccoli è accusato ed ora condannato si riferiscono ad altro ed in particolare alla richiesta fatta al figlio del boss per intervenire e recuperare un credito da un amico di Miccoli, allora fisioterapista del Palermo, in merito alla gestione di una discoteca all’Isola delle Femmine. L’iter giudiziario è cominciato nel 2013 quando è partito l’avviso di garanzia. La difesa di Miccoli non ha convinto i giudici e nonostante i tre gradi di giudizio l’ex rosanero è stato condannato.

Miccoli: le scuse pubbliche

A nulla sono servite neanche le scuse pubbliche, già nel 2013 il calciatore capendo la gravità della situazione decise di convocare una conferenza stampa per scusarsi nei confronti della città e soprattutto della famiglia Falcone:

“Chiedo scusa a Palermo, alla mia famiglia, per tutto quello che ho fatto. Sono uscite delle cose che non penso. Ho sempre partecipato alle partite del cuore per onorare la memoria dei magistrati uccisi. Sono cresciuto in un contesto di valori. Chiedo scusa alla famiglia Falcone e a tutti”.

Ma le scuse non sono bastate. Ora per l’ex calciatore si aprono le porte del carcere.

La carriera di Fabrizio Miccoli

Una carriera da 220 gol in barba a chi gli diceva che era troppo basso per poter arrivare ad alti livelli. La carriera di Fabrizio Miccoli è da attaccante di razza che a Palermo ha conosciuto i suoi picchi più alti. L’esordio tra i pro è al Casarano in serie C dove si mette in evidenza con 19 gol in due stagioni. Poi il passaggio ai Cadetti con la maglia della Ternana dove gioca per quattro stagioni realizzando 38 gol. La chiamata in serie A arriva nel 2002 con la maglia del Perugia dove chiude la sua prima stagione con 16 gol complessivi. Prestazioni che gli valgono la chiamata della Juventus dove in 38 presenze realizza 10 gol. L’avventura in bianconero dura pochissimo. Per lui si aprono le porte della Fiorentina prima di un avventura di due anni al Benfica. Infine l’approdo a Palermo, la sua seconda casa: sei stagioni da sogno e un record di gol praticamente impossibile da superare: 81 gol. La sua carriera si chiude prima con l’esperienza di Lecce tra serie D e LegaPro, prima dell’ultima tappa a Malta con la maglia del Birkirkara.

Miccoli condannato: tutte le tappe della vicenda giudiziaria Fonte: Getty

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