La prima sconfitta stagionale è una battuta d’arresto inaspettata per il Milan. La squadra di Stefano Pioli cade sul campo della Fiorentina al termine di un match che qualcuno ha definito “surreale”. I rossoneri hanno giocato un ottimo match ma hanno pagato a caro prezzo tutti gli errori, anche gravi, commessi in fase difensiva.
Milan: i motivi per sorridere
Il passo falso contro la Fiorentina non cancella le ambizioni tricolori di Ibrahimovic e compagni. E i tifosi hanno speranze molto ben riposte per il futuro. Però stavolta non è l’attaccante svedese il totem a cui aggrapparsi. Nonostante la doppietta di ieri, infatti, a prendersi la maggior parte dei complimenti è Rafael Leao. Il calciatore ha avuto una crescita clamorosa in questa stagione dopo annate molto altalenanti. L’attaccante portoghese sta dimostrando di essere un giocatore in grado di fare la differenza e anche a Firenze ha dimostrato tutto il suo valore.
Leao: la speranza per il futuro
Se il Milan vuole avere ambizioni di scudetto, deve affidarsi al talento di Leao: è questo il mantra che i tifosi ripetono sui social. “Se critichiamo Leao che ha sistematicamente, puntualmente, saltato l’uomo ogni singola volta, allora vuol dire che tra i tifosi c’è gente che dovrebbe seguire altri sport o altri interessi”. Anche il pubblico di Firenze ha applaudito il giocatore: “Se ti applaudono a Firenze vuol dire che sei veramente forte e non lo dico tanto per dire, essendo toscano ho visto tante partite in quello stadio e ogni volta sono insulti a manetta per tutti gli avversari, eccetto magari 2 o 3 top”.
La crescita dell’attaccante portoghese fa ben sperare anche per il futuro: “Ha fatto uno step assurdo rispetto all’anno scorso. Ora manca l’ultima cosa: fare più gol”. L’aspetto realizzativo è ancora il tassello mancante: “Leao è un grandissimo giocatore, se concretizzasse un po’ di più con i gol, diventerebbe inarrestabile”. E ancora: “Leao è tanta roba, l’unico che salta l’uomo partendo anche da fermo. Deve solo diventare cinico sotto porta e poi sarà veramente un top”. Ma c’è anche chi lo critica: “I dribbling non contano nulla, se non segni o fai assist. Il problema è sempre quello: molto forte, concretezza zero”.
