Chissà se Paulo Fonseca conosce la storia della “fatal” Verona, nata nel 1973 quando i rossoneri persero 5-3 con l’Hellas all’ultima giornata, vedendosi sfuggire uno scudetto che sembrava vinto, e risorta nel 1990 quando la squadra di Sacchi fu battuta 2-1 al Bentegodi alla penultima di campionato, consegnando lo scudetto al Napoli di Maradona. Al di là della fiducia confermata dalla società, infatti, la sorte del tecnico portoghese sulla panchina del Milan è strettamente legata al risultato di venerdì sera a Verona. Una sconfitta potrebbe anche costargli l’esonero.
Fonseca non cambia strada
Con l’Hellas che dopo quattro sconfitte di fila è tornato a vincere a Parma, il Milan è chiamato a una risposta convincente. Echeggiano ancora nelle orecchie i fischi di San Siro per lo 0-0 col Genoa in quella che avrebbe dovuta essere una festa. Il tecnico portoghese aveva tentato il golpe lanciando nella mischia giovani come Liberali e Jimenez e lasciando fuori un certo Theo ma nonostante l’esperimento sia riuscito a metà non intende fare retromarcia.
Milan versione baby a Verona
Destinato ancora alla panchina Theo ma non sarà il solo big a non giocare dall’inizio. Anche Fofana e Abraham dovrebbero rimanere fuori a beneficio della linea verde. Conn Jimenez quasi intoccabile a sinistra – anche perché la prova contro il Genoa è stata ottima -, e Liberali che potrebbe essere confermato titolare ci buone possibilità di vedere Camarda in attacco dal primo minuto e, in mezzo al campo, c’è odore di debutto stagionale per Silvano Vos, già 13 presenze in campionato e tre in Europa League con l’Ajax. Un’altra rivoluzione nel segno del coraggio. O la va o la spacca.
La visita di Fonseca all’istituto Beccaria
Oggi intanto Fonseca ha fatto visita all’Istituto penale per minorenni ‘Cesare Beccaria’ per incontrarne i giovani impegnati in percorsi di recupero e risocializzazione. Il tecnico del Milan dopo aver visitato la struttura ha partecipato a un momento di confronto con i ragazzi, in cui si è parlato di temi valoriali e di parallelismi tra la vita quotidiana e il mondo del calcio. “Nella vita di tutti i giorni come nel calcio – ha detto Paulo Fonseca – la disciplina e il rispetto delle regole sono valori fondamentali per poter raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo. È poi molto importante anche avere la consapevolezza che non siamo mai soli, e che nel momento del bisogno chiedere aiuto non è un motivo di vergogna ma di grande consapevolezza. Che si tratti di persone a noi care, di amici, di professionisti o compagni di squadra”. Poi Fonseca si è recato sul campo da calcio a cinque presente all’interno dell’Istituto, dove ha guidato e ha partecipato a una sessione di allenamento con i ragazzi.