Doveva essere una festa, è finita tra gli insulti, gli inviti a Fonseca e alla proprietà ad andarsene, i fischi a Ibrahimovic. Insomma, con una contestazione in piena regola e proprio sotto gli occhi di tante vecchie glorie del Milan che fu, da Baresi a Gullit e Van Basten, da Inzaghi a Pato e Kakà. Personaggi che lo stesso pubblico di San Siro ha riconosciuto ormai come appartenenti a un’altra dimensione del club rossonero, profondamente diversa da quella che il Diavolo vive oggi. Oggi il presente racconta di un Milan in campo con tanti (forse troppi) giovani al posto dei big designati, un Milan incapace di vincere e persino di far gol a una pericolante come il Genoa.
- Milan, i fischi a Ibrahimovic e lo striscione amaro
- Cori contro gli americani, è bufera su Fonseca
- Il tecnico dopo Milan-Genoa: "Ci è mancato solo il gol"
- Retroscena su Balotelli: voleva calciare la punizione al 90'
Milan, i fischi a Ibrahimovic e lo striscione amaro
Già prima dell’inizio della partita il clima era tutt’altro che festoso. Solo applausi per i tanti campioni che hanno fatto la loro comparsa sul prato di San Siro, fischi raggelanti invece quando il maxischermo dello stadio ha proiettato l’immagine di Zlatan Ibrahimovic seduto al suo posto in tribuna: un’ondata assordante per lo svedese, che appena un anno e mezzo fa era applaudito e osannato da tutto il mondo rossonero. Sugli spalti invece è comparso uno striscione eloquente: “Rendiamo onore ai nostri campioni, simbolo di un Milan che non esiste più!”.
Cori contro gli americani, è bufera su Fonseca
Nei minuti finali della partita, poi, tanti cori eloquenti: “Ci avete rotto il c…” e “Noi non siamo americani”. Nel mirino i calciatori, dunque, e anche la società considerata poco ambiziosa. Ma plateali pure gli inviti a Fonseca ad andarsene e alla svelta. Mai troppo amato, il portoghese, da una tifoseria che in estate si aspettava forse un personaggio di altro profilo e che ha visto materializzarsi timori e ansie della vigilia. Eccessivo il ritardo dal vertice in campionato, appena compensato dalla rimonta in Champions League. Che tuttavia, difficilmente dovrebbe portare all’accesso diretto agli ottavi di finale.
Il tecnico dopo Milan-Genoa: “Ci è mancato solo il gol”
A proposito di Fonseca, ecco le dichiarazioni del tecnico portoghese a fine gara a DAZN: “Abbiamo fatto una buona partita, creando tanto, giocando con voglia di vincere, come squadra. Ci è mancato solo il gol. Abbiamo avuto tante opportunità, è mancata la precisione, non la cattiveria. Un centravanti dal mercato? Onestamente penso che abbiamo dei buoni attaccanti. Abraham è uscito per una contusione, Morata non si è allenato in settimana. Non è solo questione di punte, siamo mancati anche nei cross, negli assist. I fischi? Normali, volevamo vincere per i nostri tifosi, sono sempre con noi. Siamo insoddisfatti per i risultati, proprio come loro”.
Retroscena su Balotelli: voleva calciare la punizione al 90′
E chi è insoddisfatto, alla fine, è pure Mario Balotelli. Ironia della sorte, pure lui – vecchio cuore rossonero ed ex stella del Milan – ha vissuto in prima fila a San Siro la serata del compleanno numero 125 del Diavolo. Ma da avversario. E da comprimario. Quando al 90′ il Genoa ha avuto a disposizione una punizione dal limite, da posizione più che favorevole, SuperMario s’è girato verso Vieira: sperava che il tecnico lo mandasse in campo per calciare. Ma Vieira non gli ha offerto questa chance. E non solo Balotelli, anche tanti tifosi genoani sui social ci sono rimasti male.