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Milan, che fine ha fatto il Dream Team di Berlusconi: da Colombo a Virdis

La storia di Silvio Berlusconi si fonde con quella del grande Milan capace di vincere tutto in Italia ed in Europa e dei giocatori che hanno reso quella squadra leggendaria: da Baresi a Maldini, passando per Tassotti ed Evani

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

La storia di Silvio Berlusconi è anche la storia del Milan. Una società che prima dell’arrivo dell’imprenditore e poi politico italiano aveva collezionato successi ma non era ancora diventata una delle grandi superpotenze del calcio italiano. L’avventura dei rossoneri targati Berlusconi comincia il 14 settembre del 1986 quando quella squadra gioca la sua prima partita.

Milan, nel 1986 comincia la leggenda Berlusconi

La storia di Berlusconi al Milan comincia il 20 febbraio del 1986 quando l’imprenditore milanese acquista il club. Dopo la conclusione di quella stagione, Berlusconi non bada a spese per costruire una squadra che può essere subito competitiva anche se il 14 settembre contro l’Ascoli in casa arriva una clamorosa sconfitta che sembra mettere tutto in discussione. Il primo anno è complicato con i rossoneri che finiscono solo quinti in campionato ma è l’inizio di una lunga stagione di grandi successi.

Milan: Berlusconi e il nucleo storico

Il Milan comincerà a collezionare successi in Italia e in Europa e lo fa partendo da un nucleo storico rossonero che sarà la base e il fondamento di tutto quello che verrà dopo: a cominciare dal portiere Giovanni Galli, considerato tra i migliori nel suo ruolo negli anni ’80 e che resterà in rossonero fino al 1990. Dopo il ritiro è diventato dirigente e poi ha intrapreso anche la carriera politica.

La vera leggenda del Milan di Berlusconi è Franco Baresi: una carriera straordinaria la sua ed un vero simbolo rossonero. Si ritira a 37 anni, per alcune stagioni allena la Primavera e la Berretti rossonera prima di passare ad un ruolo da dirigente. Nel 2020 è diventato vicepresidente onorario del club.

Non si può parlare di Milan senza fare riferimento a Paolo Maldini (di cui negli ultimi giorni si è parlato tantissimo). L’ex difensore è diventato un apprezzatissimo dirigente capace di portare successi in rossonero anche nel nuovo ruolo fino alla fine dell’avventura al Milan di qualche giorno fa.

A completare quel reparto storico c’è anche Mauro Tassotti, che dopo aver chiuso la carriera da giocatore ha vestito i panni da allenatore proprio in rossonero fino al 2016 prima di seguire l’ex compagno di squadra Shevchenko al Genoa nel ruolo di secondo.

Milan, la valanga orange: Rijkaard, Van Basten e Gullitt

Il Milan di Berlusconi ha fondato le sue fortune su uno straordinario nucleo di giocatori italiani tra i migliori nel loro ruolo ma a dare la spinta definitiva a quella squadra verso la leggenda ci hanno pensato tre giocatori olandesi: Marco Van Basten, Frank Rijkzard e Ruud Gullitt.

Potenza e tecnica per Frank Rijkaard autentico dominatore del centrocampo rossonero che dopo la fina dell’avventura da calciatore ha cominciato quella da allenatore con alterne fortune prima sulla panchina della nazionale olandese e poi su quella del Barcellona. Discorso simile anche per Van Basten, la cui carriera è stata accorciata dagli infortuni con il ritiro arrivato solo a 31 anni. Anche per lui è cominciata la carriera da allenatore. Dopo essere passato in ruoli dirigenziali oggi è uno degli ambasciatori del calcio per la Uefa.

Carriera da allenatore anche per un altro leggendario protagonista del Milan come Ruud Gullit: uno dei migliori giocatori degli anni ’90: dopo aver appeso le scarpe al chiodo nel 1998 comincia una carriera in panchina a partire dal Chelsea passando per il Newcastle e il Feyenoord. Nel 2017 decide di dedicarsi alla scrittura e pubblica un libero “Non guardare la palla. Che cos’è (davvero) il calcio”, prima di dedicarsi al ruolo di opinionista.

Berlusconi: i primi amori non si scordano mai

Ma non si può parlare della storia di Berlusconi in rossonero senza citare alcuni dei protagonisti del suo primo Milan. Su tutti spicca il nome di Pietro Paolo Virdis che nel 1986/87 conquista anche il titolo di capocannoniere. Dopo qualche esperienza in panchina ha deciso di dedicarsi alla ristorazione con il suo “Il Gusto di Virdis”. Tra i giocatori simbolo dei primi anni rossoneri di Silvio Berlusconi c’è anche Angelo Colombo, conosciuto con il soprannome de “La Littorina della Brianza”, anche per lui dopo la fine della carriera è cominciata la carriera da allenatore.

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