Uno spogliatoio in preda al caos. Non è il titolo di un film sportivo, ma il quadro che sta raffigurando il Milan. I rossoneri sono partiti molto male in Serie A e le vicende extra campo hanno reso ancora più difficile la gestione della squadra a Fonseca. Il portoghese ha bisogno di uomini fidati su cui possa contare per risanare le ferite e cercare di rialzarsi. E ha fatto le sue scelte.
- Fonseca si affida a Pavlovic e ai nuovi arrivi
- Milan, serve il graffio di Ibra
- Milan-Saudi League, possibile collaborazione?
Fonseca si affida a Pavlovic e ai nuovi arrivi
Ibrahimovic lo ha presentato come la bestia e in campo ha dimostrato il perché. Pavlovic è uno dei pochi a salvarsi in questo inizio di stagione da dimenticare per i rossoneri. Il serbo ha cercato di mettere le toppe a una difesa spezzata in due. Il clima non è dei migliori e dopo il caso Leao-Theo Hernandez contro la Lazio, Fonseca ha bisogno di leader. Secondo La Gazzetta uno di questi è proprio l’ex Salisburgo. Non solo cattiveria, il tecnico ha scelto di affidarsi anche all’esperienza di Morata, arrivato al Milan proprio per rimpiazzare il vuoto di Giroud, che si è messo spesso la squadra sulle spalle nei momenti duri.
Lo spagnolo dovrebbe recuperare dall’infortunio per la sfida di Champions contro il Liverpool. L’allenatore nonostante le prime uscite deludenti sembra avere fiducia anche in Emerson Royal per la sua duttilità. L’ex Tottenham però deve dare risposte sul campo e per ora non sono arrivate.
Milan, serve il graffio di Ibra
La dirigenza non è stata di certo immobile sul mercato, ha investito seguendo dei parametri imposti dall’UEFA con l’obiettivo di migliorare la rosa. Acquisti poco decisivi? Questo lo dirà il campo. Ma il primo obiettivo è ridare all’ambiente serenità. I rossoneri non hanno dato le sembianze di una squadra, al contrario nelle prime partite hanno giocato per loro stessi, aiutando poco l’allenatore. E per ripulire lo spogliatoio dallo sporco serve il pugno duro di Ibrahimovic. Una lezione, anche privata, per far sì che non si ripetano più casi Leao-Theo e commenti social privi di qualsiasi professionalità. Il club però al momento sembra puntare il mirino sul calcio Arabo.
Milan-Saudi League, possibile collaborazione?
Per aumentare i ricavi commerciali in Arabia stanno valutando le partnership con i club più blasonati. Nonostante nella stagione 2023/2024 siano arrivati tanti giocatori rinomati, gli stadi in Saudi League non si sono riempiti e le partite in tv non hanno raggiunto grandi numeri. Per questo motivo è stato redatto un documento per cercare investitori in giro per il mondo. La carta si chiama “Why Saudi Sport 2024”, ed è la base su cui il governo di Riad sta cercando di attrarre aziende europee a sostegno del proprio movimento sportivo, a partire dal calcio. Una vera e propria privatizzazione.
Tra i potenziali investitori del calcio arabo sarebbe emerso anche il nome del Milan, come riportato da Repubblica. Quale sarebbe l’oggetto della futura collaborazione col club rossonero, però, non è dato sapere e per ora non sono arrivate conferme, anzi tutto il contrario. Ma a far pensare a una possibile “relazione commerciale” con il calcio saudita è la presenza del logo del club di proprietà del fondo RedBird su un documento ufficiale del governo di Riad, che cita come fonte la società di analisi di mercato Portas Consulting.