La campagna europea del Milan nella stagione 2021-2022 si è conclusa con la sconfitta contro il Liverpool. Dopo due settimane trascorse a fare calcoli dopo il successo della speranza in casa dell’Atletico Madrid e tifando per gli stessi Colchoneros nel match contro il Porto, la squadra di Stefano Pioli non è riuscita neppure a fare il proprio dovere, ovvero quello di battere i Reds, condizione necessaria per quella che sarebbe stata una miracolosa qualificazione agli ottavi di Champions League.
Milan, il futuro di Zlatan Ibrahimovic torna in discussione
Nulla da fare, invece, quindi a Maignan e compagni non resta che concentrarsi sul campionato, nella speranza che la delusione europea si trasformi in una… risorsa, come successo un anno fa all’Inter di Antonio Conte, che cambiò passo in campionato proprio dopo aver chiuso all’ultimo posto il proprio girone di Champions League, fallendo quindi anche il ripescaggio in Europa League che sarebbe stato possibile attraverso il terzo posto.
Il mancato proseguimento dell’avventura in Europa avrà però altre ripercussioni sul futuro a medio termine del Milan. La prima in ordine di tempo riguarda Zlatan Ibrahimovic, sul cui futuro agonistico tornano quindi ad aleggiare dubbi.
Zlatan Ibrahimovic, a marzo 2022 la decisione sul rinnovo
La volontà dell’attaccante svedese, che ha compiuto 40 anni a ottobre, è quella di continuare a giocare per un’altra stagione, magari da disputare con lo scudetto sulla maglia e magari da coronare con la partecipazione al Mondiale 2022 in Qatar del prossimo autunno, per arrivare al quale però la Svezia dovrà superare i playoff che la vedrà opposta in semifinale alla Repubblica Ceca e nell’eventuale finale alla vincente di Russia-Polonia.
Zlatan non sembra averse cambiato idea, come confermato dall’intervista rilasciata a ‘Radio Deejay’: “Ho paura del ritiro, ogni volta che si avvicina prolungo il contratto così continuo a giocare. L’Italia mi ha fatto iniziare ad essere chi sono oggi ed è la mia seconda casa dopo la Svezia: qui mi trovo benissimo”.
Tuttavia, dopo la delusione dell’eliminazione dalla Champions League, si è registrata una frenata circa la decisione definitiva.
Come riportato dal ‘Corriere dello Sport’, infatti, la società, rappresentata dal direttore sportivo Frederic Massara e dal responsabile dell’area tecnica Paolo Maldini e Zlatan Ibrahimovic hanno valutato di comune accordo di rinviare l’incontro decisivo per impostare l’accordo sul rinnovo annuale di Zlatan, pronto a firmare l’ultimo contratto della carriera.
Le parti non si rivedranno infatti prima del prossimo marzo. Si tratta quindi di un posticipo significativo, di circa due mesi, rispetto alle indiscrezioni uscite qualche settimana fa, che davano Ibrahimovic e la società decisi a ratificare le proprie comuni intenzioni già a gennaio.
Milan, il deludente rendimento di Zlatan Ibrahimovic in Champions League
Alla base della svolta c’è la volontà di ambo le parti di concentrarsi sulle prossime, importantissime gare di campionato, diventato a questo punto l’unico obiettivo del Milan capolista, deciso a lottare fino alla fine per lo scudetto.
“Siamo delusi, ma faremo tutto per vincere lo scudetto. Nel fallimento c’è anche il successo” è stato il commento di Ibrahimovic all’eliminazione dall’Europa
Niente distrazioni, quindi, e del resto è legittimo anche che tanto la società quanto lo stesso Ibrahimovic vogliano prendersi altro tempo per valutare meglio la situazione, considerando che il rendimento in Champions League dell’attaccante svedese, ancora determinante in campionato, è stato inferiore alle aspettative, con una sola partita da titolare giocata, proprio quella contro il Liverpool, con un rendimento deludente, e appena tre spezzoni nelle precedenti gare del girone di Champions League.