A Het Laatste Nieuws, gli agenti di De Ketelaere Yama Sharifi e Tom De Mul hanno raccontato diversi retroscena sull’affare che ha portato il belga al Milan.
- Milan, i retroscena dell'affare De Ketelaere
- Milan, le difficoltà e la svolta per De Ketelaere
- Milan, la gioia di De Ketelaere
Milan, i retroscena dell’affare De Ketelaere
De Mul prende la parola e fa subito una rivelazione: “I primi contatti tra il Milan e Charles risalgono a un paio di anni fa. Erano sicuri che fosse già un bel giocatore, ma a quel tempo gli serviva qualcuno già pronto. Maldini e Massara, però, ci chiedevano qualsiasi cosa su di lui. ‘Di che persona parliamo? Che tipo di ragazzo è?’, cose così. Nel frattempo diversi club hanno iniziato a chiederci informazioni: West Ham, Arsenal, Newcastle, anche il Barcellona. I blaugrana l’hanno seguito a lungo, ma non eravamo sicuri che fosse la scelta giusta per lui. Almeno in quel momento”.
De Mul spiega come è nato il contatto col Milan: “Il Leeds è stato molto concreto, e anche a Charles piaceva parecchio. Tuttavia, il ragazzo voleva confrontarsi e sentire anche altri club. Così abbiamo chiamato il Milan: ‘Se lo volete, allora dovete spingere ora’. Maldini era ancora alle prese con il suo rinnovo, ma poi lo ha chiamato. Charles ha parlato anche con Pioli, così si è convinto del tutto. Il problema? Il Leeds aveva offerto 40 milioni, mentre i rossoneri avevano una sorta di… paletto”.
Milan, le difficoltà e la svolta per De Ketelaere
La seconda fase è stata complicata e De Mul svela: “Il Bruges non l’avrebbe mai ceduto a venti milioni, quindi toccava a me e a Sharifi alzare l’offerta del Milan. Tuttavia, dopo quell’incontro in Belgio, le due squadre non volevano più parlarsi“.
Qui prende la parola Sharifi: “Il meeting di Lugano è stato cruciale. È come se due superpotenze del pallone non riuscissero più a comunicare. È stata una battaglia. Il mondo esterno non capisce quanto sia difficile, così io e Tom abbiamo delineato una strategia. Dovevamo fare il possibile per portare a termine l’affare”.
Milan, la gioia di De Ketelaere
De Mul riprende la parola e spiega quanto abbia influenza la scelta di De Ketelaere: “L’avevo preparato bene. Dopo qualche giorno gli ho detto, ‘vuoi andare a Milano? Allora aspettati sei settimane difficili. Scegliere il Leeds sarebbe stata la scelta più semplice tra l’altro: era più vantaggiosa per il Bruges, per Charles e anche per noi, ma il giocatore ha sempre voluto il Milan. Dopo la fine della trattativa ci ha abbracciato“.
L’ultima battuta di De Mul è su Ibrahimovic, ex compagno ai tempi dell’Ajax: “Sarà speciale per Charles, la sua presenza è molto positiva. Ibra ha assunto il ruolo di mentore al Milan, perché conosce gli standard e i valori del club come nessun altro. E grazie alla sua carriera, ha un’influenza incredibile sulla squadra”.