Poco più di 5 ore trascorse a Milanello, per spiegare a squadra, staff e dipendenti il suo nuovo ruolo di senior advisor della proprietà: così è iniziata oggi la carriera di dirigente del Milan di Zlatan Ibrahimovic, alla terza esperienza nel club rossonero dopo le due da giocatore.
- Milan, Ibrahimovic a Milanello da dirigente
- Milan, Ibrahimovic e il ruolo di senior advisor
- Milan-Ibrahimovic parte terza
Milan, Ibrahimovic a Milanello da dirigente
L’influenza l’aveva rinviata di qualche giorno, ma finalmente l’avventura di Zlatan Ibrahimovic da dirigente del Milan è iniziata. Lo svedese è arrivato stamattina a Milanello, attorno alle ore 10, accompagnato dal capo dello scouting Geoffrey Moncada e dal d.s. Marco D’Ottavio. Con loro ha assistito alla sessione mattutina di allenamento della squadra, poi ha parlato con il tecnico Stefano Pioli e ha salutato i giocatori. Successivamente s’è dedicato agli altri dipendenti del club: Ibra ha incontrato medici, magazzinieri e altri lavoratori del centro rossonero, per poi andare via poco dopo le ore 15. Di fatto, è stato l’ultimo a lasciare Milanello.
Milan, Ibrahimovic e il ruolo di senior advisor
Nella sua lunga visita Ibrahimovic non ha tenuto discorsi motivazionali alla squadra, ma con i suoi interlocutori s’è soffermato su quello che è il suo ruolo di senior advisor di Gerry Cardinale, proprietario del di RedBird e quindi del Milan. Ibra ha spiegato che sarà sempre presente alle partite della squadra rossonera, a cominciare dalla trasferta con la Salernitana in programma venerdì sera all’Arechi, e che il suo compito spazierà dalle operazioni sportive e commerciali allo sviluppo dei giovani giocatori di talento fino ai progetti speciali come lo stadio.
Milan-Ibrahimovic parte terza
Per Ibrahimovic quella da dirigente iniziata oggi è la terza esperienza al Milan dopo le due da calciatore. Ibra arrivò in rossonero nell’estate del 2010, dopo la sfortunata parentesi al Barcellona: vinse subito lo scudetto con Max Allegri in panchina, seguito da una Supercoppa Italiana e dalla classifica cannonieri nella stagione 2011/12, al termine della quale venne ceduto al Psg. Nel gennaio 2020, dopo le esperienze al Manchester United e ai Los Angeles Galaxy l’inizio della sua seconda parentesi rossonera, accompagnata anche stavolta da uno scudetto, quello del 2022.