Toh, chi si rivede. Dopo una lunga assenza, Zlatan Ibrahimovic si accinge a far ritorno a Milanello. Il senior advisor di RedBird, di cui da tempo si erano perse le tracce, è pronto a caricare l’ambiente in vista del delicatissimo match del Maradona contro il Napoli. Ma la sua permanenza al Milan è più che mai incerta: sarà addio al termine della stagione?
- Milan, Ibrahimovic torna dopo tre settimane
- Che cosa si nasconde dietro il silenzio dello svedese
- Ibra-Milan verso la separazione? Gli scenari
Milan, Ibrahimovic torna dopo tre settimane
Lo svedese è sparito in un momento chiave per il Diavolo. Ed è un silenzio che ha fatto parecchio rumore. Con la squadra chiamata alla complicatissima remuntada quarto posto e la società impegnata a scegliere il nuovo ds, l’assenza di Ibra non poteva non sollevare dubbi e interrogativi circa il suo ruolo e il suo futuro nel club.
Da “boss”, come si autodefinì in diretta tv rapportandosi col mito Boban, a fantasma. La parabola del braccio destro di Gerry Cardinale è tutta da decifrare.
Che cosa si nasconde dietro il silenzio dello svedese
A quanto pare Zlatan è stato messo ko da una brutta influenza di stagione, che sarebbe finalmente alle spalle. Dunque, Ibra è pronto al gran ritorno. E intende far sentire subito la sua vicinanza alla squadra in vista del posticipo domenicale col Napoli di Conte.
Una partita chiave per il Milan: in caso di ko le chance di raggiungere il quarto posto, ora distante sei lunghezze, si ridurrebbero in maniera drastica. L’arrivo del dirigente al centro sportivo rossonero è previsto in giornata o al massimo domani: chissà se parlerà anche con i media e se farà chiarezza sul suo ruolo nella scelta del nuovo direttore sportivo e soprattutto sul suo futuro.
Ibra-Milan verso la separazione? Gli scenari
Complice la sua assenza, le voci sul suo possibile addio al termine della stagione sono diventate sempre più insistenti. Un indizio è legato proprio alla volontà del club di affidare a Giorgio Furlani l’incarico di individuare il ds, che avrà poi il compito di attuare l’ennesima rivoluzione.
Se sarà – come sembra – Paratici oppure un altro (Tare? D’Amico?), lo deciderà l’amministratore delegato, con Ibra che resta defilato. Perché? Le ipotesi sono due: occupata la casella ds, l’ex centravanti potrebbe salutare una volta calato il sipario su un’annata che si è rivelata molto deludente oppure più semplicemente è destinato ad avere un ruolo più marginale rispetto alle attuali (ancora poco chiare, a dire il vero) mansioni.