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Milan, l'addio di Fonseca tra insulti, rabbia e quella maglietta che scatena il web

E' stato lo stesso tecnico portoghese ad annunciare il suo esonero dopo il pari con la Roma. L'espulsione, i motivi del divorzio, la clausola speciale

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Fonseca ha sì mangiato il panettone, ma per lui niente brindisi di fine anno. L’ultima del 2024 contro la ‘sua’ Roma gli è stata fatale. Un addio al veleno, quello del lusitano al Milan. Il tecnico ha chiuso con un’espulsione e un esonero più che mai anomalo per le modalità in cui è avvenuto.

Milan, addio Fonseca: il portoghese silurato dopo la Roma

Cinque mesi sul filo del rasoio. In bilico. Come un equilibrista attento solo a non precipitare. Inutile negarlo: la scintilla tra Fonseca e il mondo Milan non è mai scoccata. Più volte a rischio esonero, il portoghese ha pagato a caro prezzo il pareggio casalingo con la Roma. Ma l’aria era pesante già alla vigilia. A dire il vero, da giorni, settimane.

Dal duro sfogo post Bergamo contro La Penna, quando è stato lasciato solo dalla società, all’assenza dei vertici rossoneri a Milanello in un momento delicatissimo per la squadra. E, ancora, il rapporto teso con i senatori, vedi Leao prima e Theo dopo. Anomalo pure l’esonero, appreso tra un’intervista e l’altra, e non ancora ufficialmente annunciato. Di fatto, è stato lo stesso Fonseca a comunicare in diretta la decisione del club.

I nervi tesi di Paulo: l’espulsione e l’insulto all’arbitro

Che Fonseca non fosse tranquillo nonostante le dichiarazioni della vigilia, lo si è chiaramente capito al minuto 42′ della sfida con la Roma. Il tecnico, infatti, ha perso la testa quando Fabbri non ha assegnato un rigore al Milan per un intervento di Pisilli su Reijnders.

Nel mirino del lusitano il quarto uomo Mercenaro a cui ha detto: “Non è rigore? Non è rigore?”. Proteste eccessive e cartellino rosso. Ma non è finita qui: mentre abbandonava il rettangolo verde per raggiungere gli spogliatoi le telecamere di Dazn lo hanno immortalato mentre si lasciava andare a un labiale inequivocabile (“Hijo de puta”). Insomma, il modo peggiore per congedarsi.

La maglia profetica di Fonseca in conferenza stampa

Già, l’ex Roma si è presentato in sala stampa con una maglia nera con su scritto ‘Off’. In realtà si tratta di Off White, uno sponsor del Milan. Ma, alla luce di quanto accaduto, è sembrata una premonizione, magari anche una provocazione.

Fatto sta che, dopo aver assicurato di non aver avuto un confronto con la società dopo il triplice fischio (il faccia a faccia c’è stato in tarda serata, ndr), Fonseca ha riferito ai microfoni di Sky di essere out mentre era al volante della sua auto: “Sì, sono uscito dal Milan. È la vita, è così. Ho la coscienza calma, ho fatto tutto quello che potevo fare”. Al suo posto è in arrivo un altro portoghese: Sergio Conceicao, ex centrocampista di Lazio, Parma e Inter, in passato vicino anche alla panchina del Napoli.

La particolare clausola nel contratto che salva il Milan

Da quanto si apprende, il Milan non dovrà pagare Fonseca fino al 2027, ovvero fino alla naturale scadenza del contratto che lo lega al club rossonero.

Questo perché sarebbe presente una clausola in virtù della quale il Diavolo è tenuto a pagare all’allenatore solo il primo anno di stipendio in caso di esonero entro i primi sei mesi.

Fonseca out: web in tilt, cosa pensano i tifosi

Dopo la notizia dell’addio di Fonseca, i tifosi del Milan si sono ovviamente scatenati sui social. “Gestione ridicola dell’esonero di Fonseca, forse nella storia del calcio non era mai successo che un allenatore dovesse annunciare il suo esonero, ma non c’è da meravigliarsi se affidi le decisioni di un grande club come il Milan a 4 scappati di casa” scrive Don su X.

Fonseca è stato sfiduciato dal primo momento, neanche sono andati ad accoglierlo. Gli hanno fatto un mercato orrendo senza giocatori funzionali e con un roster incompleto. Nonostante ciò, ha lanciato Camarda, Jimenez, Liberali. Ha sbagliato, ma voglio ringraziarlo umanamente” commenta Ant898.

“Aspettare la settimana di un trofeo che non vinci, ma che potresti vincere, per esonerare l’allenatore che non dovevi nemmeno prendere in estate e che potevi mandare via mesi fa. Dovete dimettervi tutti e vendere” aggiunge L584. “Ma in tutto questo delirio, Zlatan Ibrahimovic che lavoro fa?” chiosa Sandro.

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