Charles De Ketelaere è un nuovo giocatore del Milan e anche il classe 2001 belga sta iniziando a realizzarlo: “Diventare calciatore è qualcosa che si può solo immaginare. Ho sempre sognato di esserlo, ma non avrei mai creduto di poter giocare in un club come il Milan. Oggi tutto questo è realtà e sono molto orgoglioso” – esordisce il trequartista, intervistato da Milan TV, che poi prosegue: “Ho parlato con Massara e Maldini, mi hanno detto che credevano in me e che mi volevano al Milan. Ho avuto dei colloqui con loro e i miei agenti erano in contatto con loro sin dall’inizio dell’anno. Quando inizia il mercato c’è sempre un po’ di confusione. Poi ho avuto modo di parlare con i dirigenti del Milan e con il mister. Volevo assolutamente venire al Milan, c’è voluto un po’ di tempo ma ora sono felice”.
Il 21enne rossonero si è poi presentato brevemente: “Sono una persona solitamente molto calma, ma in questo Club si percepisce un calore speciale, c’è tanta passione e i tifosi la trasmettono tutta. In campo sono un giocatore molto offensivo: mi piace iniziare e finire l’azione. Tendo ad abbassarmi per ricevere il pallone, per poi avanzare il mio baricentro e cercare l’ultimo passaggio o segnare. Lavoro duramente anche in fase di non possesso, ma preferisco avere la palla tra i piedi. Fuori dal campo sono una persona che vive la propria vita assieme alla famiglia. Faccio cose normali che mi rendono felice”.
Sui connazionali Saelemaekers e Origi: “Alexis mi ha spiegato che tipo di club è il Milan e con Divock non ho ancora parlato. In nazionale Alexis mi ha raccontato molte belle cose come la passione dei tifosi. Gli ho poi fatto i complimenti quando ha vinto lo Scudetto”.
Sul suo idolo, De Ketelaere rivela: “Il mio idolo fin da quando sono bambino è Cristiano Ronaldo, ma anche il Milan ha avuto campioni incredibili. Da ragazzo ho guardato molti loro video, è stata una squadra fantastica e lo è tuttora! Spero di aiutare la squadra a tornare ai grandi successi di un tempo, quindi anche in Europa. Gli obiettivi del Club sono i miei obiettivi per le prossime stagioni. Il numero 90? Ce l’avevo da ragazzino, quando mi fu assegnato la prima volta. Cominciai a giocare bene e quindi ci sono rimasto legato”.