Stanno facendo il giro del web le dichiarazioni di Carlos Bacca rilasciate a W Radio Colombia.
L’ormai ex attaccante del Milan, che in due stagioni in rossonero ha segnato 34 gol in 77 partite (31 in 70 di campionato), è tornato proprio sulla sua esperienza all’ombra della Madonnina, velocemente archiviata senza troppo dispiacere dalla maggior parte dei tifosi, che non si sono strappati le vesti quando in estate è passato al Villarreal.
“Gli anni passati al Milan sono stati soddisfacenti per me sul piano personale, ho raggiunto l’obiettivo stabilito. Si poteva fare meglio, però serviva l’aiuto della dirigenza. Ero nel peggior Milan della storia – l’attacco del bomber colombiano -. Dopo trentuno anni il presidente Berlusconi voleva vendere il club. Con l’allenatore e la nuova dirigenza avevamo idee diverse, ma vado avanti a testa alta perché il Milan è in Europa e ho dato il mio contributo. Sono soddisfatto che il Milan sia tornato in Europa, era un mio obiettivo quando lasciai il Siviglia. Villarreal? Sono contento di come il club e la gente mi hanno accolto. Ho voglia di dare del mio meglio per la squadra. Stiamo migliorando con il cambio di allenatore e abbiamo ancora margine di miglioramento. L’obiettivo è andare in Europa e fare bene l’Europa League, dando il meglio per noi e per la gente”.
Bacca però forse non ha fatto i conti con un dettaglio nell’operazione che lo ha riportato in Spagna: si tratta di un prestito oneroso da 2 milioni con diritto di riscatto fissato a 16.
Visto il suo non esaltante inizio (2 gol in 9 presenze), il Villarreal a fine stagione potrebbe anche non sfruttare questa clausola rispedendolo proprio al Milan. Difficile se non impossibile comunque che in questo caso la nuova dirigenza decida di puntare nuovamente su di lui ma anche trovargli una nuova squadra senza perderci troppo dal punto di vista economico sarebbe un’impresa non da poco.
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