Acclamato nelle prime stagioni, contestato fino all’odio social nell’ultimo anno in rossonero, interrotto senza troppe cerimonie a gennaio: è il destino di Jesus Suso, l’esterno offensivo spagnolo che ha lasciato l’Italia e il Milan dopo cinque anni (compresa la parentesi al Genoa). Nella serata di mercoledì sono arrivate le sue prime parole a caldo, piene d’amarezza, al suo arrivo a Siviglia: “Il Milan e il Siviglia sapevano bene che volevo venire qui. Ho vissuto settimane difficili, abbiamo dovuto lottare contro tutti, ma la cosa importante è che adesso sono al Siviglia. Volevo venirci da tanto tempo, ci abbiamo provato anche l’estate scorsa”.
“Questo è il posto giusto per far decollare la mia carriera una volta per tutte. Mister Lopetegui mi conosce meglio di chiunque altro: ho fatto con lui tutte le giovanili della nazionale, oltre a debuttare con la Roja. Sono davvero felice”.
A mente fredda, giovedì, il giocatore spagnolo ha voluto ringraziare sui social il Milan e tutto il mondo rossonero per gli ultimi anni: “È stata una notte complicatissima, la mia ultima a Milano. Sono un po’ confuso. Ho sempre parlato poco, ma ho sempre amato Milano e il Milan. Ho sempre dato tutto per questi colori e me ne vado in punta di piedi, esattamente come sono arrivato anni fa. Non ho mai fatto proclami e promesse, non ho mai amato esagerare. Ho sempre e solo provato a difendere la maglia del Milan. In anni meno bui ci ho sempre messo la faccia, le gambe e il cuore. A volte ce l’ho fatta, altre volte no, ma ho sempre fatto tutto con onestà, affetto e attaccamento”.
“Sono diventato uomo con voi, ho acquistato la mia credibilità in campo e conquistato la Nazionale, grazie a voi. Sono diventato uomo e padre fuori dal campo. Mi mancheranno le passeggiate in Duomo, mi mancherà Milano, la gente che ci lavora, i miei compagni, i miei amici, tutti i dirigenti e i tifosi. Ma mi mancherà soprattutto la maglia rossonera, che è stupenda e ho sempre rispettato e amato”.
“Ho preteso sempre il massimo da me stesso e vado via senza rimorsi e rimpianti, a testa alta. Il mio compito qui è finito, adesso non tocca più a me, ma non dimenticherò mai nulla, né le cose belle né quelle meno belle. Sono arrivato in un Milan in difficoltà, ma ho sempre dato al mia disponibilità a difendere in campo questo club”.
“Abbiamo passato anni particolari: diverse società, tanti dirigenti, numerosi allenatori. E oggi sono qui, non avete idea di quello che provo in questo momento. Non sono stato e non sarò bravo neanche stavolta a raccontare le mie emozioni. Ma credetemi, mi mancherete. In bocca al lupo. Grazie Milan, sarò per sempre un tifoso vostro. Con affetto, Suso”.
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