Da domani, forse, si tornerà a parlare soprattutto di calcio giocato con la sosta ormai alle spalle e il campionato pronto a ripartire ma oggi è ancora il mercato a tenere banco. Il Milan sta sulle spine per i rinnovi sempre più difficili delle sue stelle ed è in particolare Donnarumma a preoccupare la dirigenza rossonera. Il suo procuratore Raiola ha sparato altissimo per la firma tanto attesa e la situazione sembra bloccata.
Per Ravezzani 8 milioni a Donnarumma sono troppi
Non avrebbe dubbi sul da farsi Fabio Ravezzani. Il giornalista di Telelombardia parte dalla gara della nazionale di ieri per tratteggiare l’incidenza del portiere del Milan e scrive su twitter: “Donnarumma ieri fa una parata importante (ma prendere gol sul suo palo sarebbe stato grave) e un errore gravissimo in uscita dall’area, graziato solo dall’inconsistenza lituana. Eppure taluni lo ritengono indispensabile al Milan come il miglior Messi al Barca. 8mln, anche troppi”.
Poi aggiunge: “Lo stesso ragionamento 4 anni fa portò il Milan a spenderne 60 lordi pensando che, alla peggio, avrebbe potuto rivenderlo per la stessa cifra. Non è mai arrivata un’offerta. Sarà un caso. Anche Handanovic ha portato 7-8 punti in più all’Inter e ne ha fatti perdere alcuni con errori evitabili. Esattamente come Gigio”.
I tifosi si schierano sul caso-Donnarumma
Numerose le reazioni dei follower sui social: “Direttore, io la penso come te. Ma oggi lo perdi a zero? Un quinquennale vorrebbe dire investire 100 milioni lordi. Io prenderei Gollini o Musso (2 annui?). 20 di cartellino. Investimento quinquennale da 40 milioni. Prendo anche il centrocampista e l’attaccante”
Molti tifosi sono sulla stessa lunghezza d’onda: “Otto milioni sono troppi, anche il fratello è troppo, e pure Raiola. Sarebbe opportuno pensare seriamente di cederlo ed evitare così di doverlo riacquistare ogni due anni. Se ne prende un altro, bravo, e lo si paga una volta sola” e infine: “E’ un bravo portiere, ma niente di fenomenale. Evidentemente va di moda elogiarlo in ogni situazione. Bravissimo a farsi strapagare“.
