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Milan, Loftus-Cheek evoca il fantasma Maldini e presenta il primo problema a Pioli

In conferenza stampa il centrocampista inglese parla del contatto avuto con l’ex dirigente rossonero e spiega di preferire un ruolo diverso da quello di “pivote” nel 4-2-3-1

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Ruben Loftus-Cheek è abituato a sopportare la pressione in campo, avendo indossato per anni la maglia del Chelsea e vantando anche qualche presenza con l’Inghilterra. Al Milan, però, l’attende un compito arduo: sostituire Sandro Tonali. Il centrocampista ne ha parlato nella conferenza di presentazione ai giornalisti, durante la quale non ha potuto fare a meno di evocare il “fantasma” Maldini, ma anche di parlare di tattica, presentando di fatto il primo problema della stagione a Stefano Pioli.

Milan, Loftus-Cheek pronto a essere l’erede di Tonali

Ruben Loftus-Cheek si è presentato al Milan come un giocatore di personalità: l’inglese ha mostrato una certa consapevolezza del ruolo che l’attende nel centrocampo del Milan, orfano di un leader come Sandro Tonali. “La maglia numero 8? Conosco il peso di questo numero al Milan. Dimostra la mia ambizione”, ha dichiarato l’inglese, che poi dopo ha ribadito il suo pensiero.

“Ho avuto degli infortuni, ora mi sento bene, per aiutare la squadra e essere anche un leader – ha detto – Sono davvero felice di essere qui. Voglio dare il mio contributo alla squadra. Ho passato tanti anni al Chelsea, ma negli ultimi anni ero soddisfatto del mio contributo, non sono riuscito ad eccellere e quindi credo che questo fosse il momento giusto per cambiare squadra e poter dare il mio contributo”.

Milan, Loftus-Cheek e il fantasma di Maldini

In conferenza il fantasma di Paolo Maldini è però tornato ad aleggiare sul Milan. Loftus-Cheek ha infatti rivelato che è stato proprio l’ex dirigente ad avviare i contatti con l’inglese, affascinato da un club che ha avuto tra i suoi giocatori fuoriclasse come l’ex capitano. “Quando ho giocato contro il Milan in Champions, dopo quella partita, Maldini mi aveva detto che era stato colpito dalle mie prestazioni. Da lì è nata questa possibilità che è diventata sempre più concreta”, ha raccontato Loftus-Cheek. “Ho scelto il Milan per la storia, qui ci sono stati tanti grandi giocatori. Non potevo dire di no al Milan”, ha poi aggiunto.

Milan, il ruolo di Loftus-Cheek un problema per Pioli

Loftus-Cheek ha parlato anche di tattica, facendo sorgere il primo vero problema della stagione per Stefano Pioli: l’inglese sa giocare da centrocampista nel 4-2-3-1, ma in conferenza non ha affatto nascosto di gradire un altro sistema di gioco e un altro ruolo. “Prima di firmare ho parlato con il mister anche del mio ruolo. Al Chelsea ho giocato in altri ruoli. Io cerco di dare sempre il mio meglio”, ha detto in un primo momento Loftus-Cheek, che poi s’è sbottonato maggiormente.

“Penso che il ruolo in cui mi trovo meglio è in un centrocampo a tre”, ha detto l’inglese che con Sarri al Chelsea ha dato il meglio di sé giocando da interno accanto a Jorginho e Kanté. “Mi sento a mio agio. Se verrà scelto il 4-3-3 sarò contento, ma mi adeguo a cosa sceglie l’allenatore”. E ancora: “Voglio giocare in un ruolo che mi permetta di fare più gol”. Da queste parole, convincere Loftus-Cheek a stare davanti alla difesa nel 4-2-3-1 sarà il primo compito di Pioli.

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