Sono passati due mesi dalle Olimpiadi di Pechino e da quell’argento conquistato in coppia con Visintin. A La Gazzetta dello Sport, l’ultima portabandiera azzurra ha ricordato in primis la cerimonia d’apertura che l’ha vista protagonista: “Essere stata nominata portabandiera è stata una grande soddisfazione ma è un privilegio per pochi. Ricorderò per sempre la gioia di aver rappresentato l’Italia. Quando mi hanno consegnato la bandiera avevo le lacrime agli occhi”.
Resta per la Moioli il rammarico della gara individuale: “E’ successo quello che ogni tanto succede, le mie avversarie sono state più brave e veloci, io sono anche caduta ed ero deconcentrata. Nell’arco di due giorni fortunatamente mi sono ripresa e poi ho vinto l’argento con Visintin. Il rimpianto però c’è, si lavora quattro anni per vincere ma per fortuna in Cina è stata inserita la gara a squadre che mi ha rasserenato e mi ha fatto tornare a casa non a mani vuote”.
Le prossime Olimpiadi invernali saranno in Italia e la Moioli sarà protagonista a Livigno. L’azzurra non vede l’ora: “Un’opportunità, tutti vogliono gareggiare le Olimpiadi in casa e Livigno è la mia seconda casa. Mi giocherò un’altra medaglia e sono felice di poterci provare davanti al mio popolo. Saranno quattro anni intensi e sogno di vivermeli con serenità, quelli dopo l’oro nel 2018 li ho vissuti con tanta pressione addosso. Nel 2022 potrebbe essere anche la fine della mia carriera ma spero di chiudere le Olimpiadi con una medaglia“.