A tre anni da Budapest 2019, l’Italia a Il Cairo torna sul podio mondiale della spada femminile con un bellissimo argento, che fa seguito al bronzo di tre anni fa nella capitale ungherese e al bronzo olimpico di Tokyo 2020.
Le azzurre Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Alberta Santuccio e Federica Isola hanno battuto, nell’ordine, l’Uzbekistan 45-22, la Romania 45-28, nei quarti di finale la Svizzera 45-33 e in una semifinale tesissima la Francia 30-29 prima di arrendersi alle vicecampionesse olimpiche in carica della Corea del Sud per 45-37. Il bronzo è andato alla Polonia, 34-33 sulla Francia.
Poco prima gli azzurri della sciabola maschile Luca Curatoli, Luigi Samele, Pietro Torre e Michele Gallo avevano conquistato il bronzo, che segue l’argento a cinque cerchi di Tokyo, battendo nella finale per il terzo posto la Germania 45-43. In precedenza avevano battuto l’Iraq 45-24, Hong Kong 45-23, l’Egitto 45-33 e poi avevano ceduto per 45-42 all’Ungheria che ha poi perso la finale per il titolo contro la Corea del Sud per 45-37, lo stesso punteggio con cui le asiatiche avevano battuto l’Italia.
Anche i nostri sciabolatori a Budapest erano saliti, come allora le spadiste, sul gradino più basso del podio. Nella capitale egiziana invece, per ora, il bilancio della squadra azzurra è finora di tre argenti e due bronzi. Domani ci saranno le fasi finali delle gare a squadre del fioretto femminile e della spada maschile.