Tra le polemiche extra-campo facenti riferimento ai Mondiali di calcio vi è anche la querelle relativa alla fascia di capitano. Come è noto, per la legislazione qatariota l’omosessualità è un reato e, per dimostrare vicinanza agli omosessuali (e più in generale per i diritti umani), alcune Nazionali avevano optato per indossare alcune fasce particolari.
Mondiali, le Nazionali che hanno scelto la “fascia della discordia”
Alcune nazionali, come Inghilterra, Galles, Belgio, Danimarca, Germania, Olanda e Svizzera, prima della loro partenza per il Medio Oriente, avevano annunciato che i loro capitani avrebbero indossato una fascia che facesse riflettere sul mancato rispetto dei diritti umani in Qatar (in particolare sulla tanto discussa legge dell’omosessualità) arrecante la scritta “One Love”.
Mondiali, punizioni severe per la “fascia della discordia”
La FIFA, però, ha cercato di stroncare sin da subito queste iniziative non autorizzate, dimostrando di essere più sensibile ai petroldollari in luogo dei diritti umani, in barba allo spirito dello sport. In una nota, l’organizzatore del Mondiali ha dapprima annunciato una multa per gli atleti che introducono “messaggi non autorizzati” come la fascia “One Love”, salvo poi inasprire le sanzioni con la minaccia di far ammonire tali calciatori che si sarebbero resi protagonisti di questi “episodi incresciosi” ancora prima di scendere in campo.
Mondiali, più importanti i petroldollari dei diritti umani?
Per non incorrere in queste sanzioni, le nazionali promotrici della One Love hanno deciso di fare un passo indietro e di accettare sotto costrizione il protocollo FIFA, che propone una fascia bianca con scritte diverse a seconda del round:
• Group stage, round one: #FootballUnitesThe World
• Group stage, round two: #SaveThePlanet
• Group stage, round three: #ProtectChildren #ShareTheMeal
• Round of 16: #EducationForAll #FootballForSchools
• Quarter-finals: #NoDiscrimination
• Semi-finals: #BeActive #BringTheMoves
• Third-place and Final: Football Is Joy, Passion, Hope, Love and Peace – #FootballUnitesTheWorld
Queste decisioni hanno tuttavia fatto scatenare diverse polemiche, in quanto lo sport, promotore naturale di principi di uguaglianza e solidarietà, sarebbe stato messo in secondo piano in favore delle ricche elargizioni monetarie offerte da Al-Thani. Polemiche che saranno destinate a durare a lungo