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Mondiali pista, strepitoso Jonathan Milan! Oro nell'inseguimento, record del mondo e non fa rimpiangere Ganna

Favolosa prestazione di Jonathan Milan: nella finale dell'inseguimento, opposto al britannico Jack Charlton, conquista l'oro e soprattutto strappa al rivale il record del mondo

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Uno stratosferico Jonathan Milan regala all’Italia la prima medaglia d’oro ai mondiali su pista di Balleurp, in Danimarca: con il tempo di 3’59″153 il pistard azzurro ha conquistato il titolo davanti al britannico Jack Charlton, al quale ha subito sottratto il record del mondo stabilito in semifinale, che il 21enne aveva sottratto a Filippo Ganna (assente in questa edizione dei mondiali). Lacrime di gioia per Milan, che si è dedicato anima e corpo unicamente alla gara a inseguimento, vedendo abbondantemente ripagati i propri sforzi.

Una finale perfetta: Milan avanti dal primo metro

Milan ha avuto una condotta di gara davvero perfetta, imprimendo da subito un ritmo indiavolato alla corsa. Charlton, che aveva impressionato nelle qualificazioni al punto da far registrare il nuovo record del mondo, non ha saputo resistere al ritmo imposto dall’azzurro: a metà gara pagava già un secondo e mezzo di svantaggio, poi ha recuperato mezzo secondo fino ai -500 dal traguardo, quando Milan ha ripreso a marciare a tutta randa, pur se un po’ scomposto con le spalle.

La fatica s’è fatta sentire, ma non ha impedito al talento friulano di conquistare la medaglia del metallo più pregiato, oltre che soprattutto “vendicare” l’amico Ganna andando a riprendere immediatamente il record del mondo che era transitato per qualche ora oltre il canale della Manica.

Charlton ha comunque dimostrato di essere un prospetto fortissimo per l’avvenire: ha chiuso la finale col tempo di 4’00”232, relegando sul gradino più basso del podio un altro fuoriclasse della pista come Dan Bigham, fresco di passaggio alla Red Bull Bora Hansgrohe (fino a quest’anno era l’ingegnere del team Ineos Granadiers).

Milan, il 2024 è l’anno della consacrazione

Per Milan, che aveva conquistato nel 2022 e nel 2023 il titolo europeo nell’inseguimento, si tratta della prima medaglia d’oro iridata in una prova individuale. Aveva conquistato due anni fa la vittoria con il quartetto dell’inseguimento (assieme a Lamon, Ganna e Consonni), ma questa ha un valore decisamente tutto speciale. E arriva in coda a una stagione nella quale s’è consacrato anche come uno dei velocisti più forti al mondo su strada, grazie alle vittorie ottenute al Giro d’Italia (tre volate più la maglia ciclamino della classifica a punti, già conquistata nel 2023), alla Tirreno Adriatico (due tappe), quella al Giro di Catalogna, le tre al Giro di Germania e le due al Renewi Tour.

E così facendo ha anche risollevato il morale della spedizione italiana, delusa per il guaio meccanico che ha impedito a Matteo Bianchi di giocarsi le medaglie nel time trial 1 km, oltre che per la prova in chiaroscuro di Letizia Paternoster nell’elimination race femminile e quella di Michele Scartezzini nella gara a punti maschile, nella quale è rimasto lontano dai migliori.

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