La partita più importante, immancabile in ogni Coppa del Mondo che abbia a che fare con l’Italia. Perché sognare non costa nulla, con le sfide contro All Blacks (29 settembre) e Francia (6 ottobre) decisive per provare a spingersi oltre, cioè a quei quarti di finale che nelle 8 edizioni precedenti della Weeb Ellis Cup gli azzurri hanno soltanto sfiorato in un’occasione (2007, ko nell’ultima e decisiva sfida del girone contro al Scozia: il calcio corto di Bortolussi al 78’ grida ancora vendetta).
Ma è quella con l’Uruguay la partita da vincere a tutti i costi: farlo in modo convincente, conquistando anche il punto di bonus, renderebbe in un certo senso più credibile l’approccio alle due sfide contro le pretendenti annunciate ai due posti in palio che fanno accedere alla fase a eliminazione diretta.
- Italia-Uruguay dove vederla in tv
- Un passo avanti nel ranking
- Il pass per i Mondiali 2027
- Meneses ci crede
- Entrano German Kessler e Gaston Mieres
- Le scelte azzurre
- Ange Capuozzo torna a giocare estremo
- Italia-Uruguay probabili formazioni
- I prossimi appuntamenti
Italia-Uruguay dove vederla in tv
La sfida dell’Allianz Riviera di Nizza è in programma mercoledì 20 settembre con fischio d’inizio alle 17,45. Sarà possibile seguirla in diretta tv su Rai 2 e Sky Sport 1.
Sarà possibile seguire la gara sempre in diretta anche in streaming su Rai Play, Sky Go e Now TV. L’Italia, dopo il vittorioso esordio con la Namibia, punta a vincere per garantirsi il terzo posto e soprattutto a mettere pressione su All Blacks e Francia, che giovedì scorso ha battuto i sudamericani ma senza conquistare il punto di bonus.
Un passo avanti nel ranking
Battere l’Uruguay è importante per almeno altri due motivi: intanto perché consentirebbe all’Italia di fare un altro passo avanti nel ranking internazionale, con Samoa a portata di aggancio.
Tra l’altro affronterà l’Argentina nel fine settimana: sono proprio le due formazione che attualmente precedono l’Italia, rispettivamente collocate tra il decimo e il 12esimo posto.
Il pass per i Mondiali 2027
Soprattutto però perché garantirebbe il pass automatico per l’edizione 2027 della Coppa del Mondo in Australia, senza dover passare per le sempre ostiche qualificazioni. Insomma, una partita da vincere. Sicuramente quella dove gli azzurri avranno più da perdere.
Kieran Crowley sa perfettamente che è meglio diffidare dagli uruguayani. Che sono una squadra tosta e anche dotata tecnicamente, con diversi elementi che giocano ormai stabilmente all’estero e una competizione locale che ha permesso a buona parte di loro di emergere e acquistare credito anche a livello internazionale.
Meneses ci crede
Proprio la Super Rugby Americas, un vero e proprio torneo sudamericano con le migliori squadre dei paesi del continente (alter ego del Super Rugby dell’emisfero australe o dello United Rugby Championship che si disputa tra le franchigie britanniche con l’aggiunta di altre italiane e sudafricane), ha visto nella sua prima edizione la vittoria finale del Penarol, che chiaramente offre un quantitativo di giocatori esponenziale (più di due terzi) alla nazionale.
La gara contro la Francia ha messo in mostra tutta la grinta e la proverbiale “garra” dei Los Teros (come vengono ribattezzati i giocatori uruguayani), che hanno pagato dazio a qualche errore di disciplina di troppo sul quale i transalpini hanno lucrato con malcelata esperienza. Eppure nella testa del commissario tecnico Esteban Meneses (argentino, in carica dal 2015) già giovedì scorso c’era quasi solo e soltanto l’Italia: i cambi anticipati, tutti effettuati in avvio di secondo tempo, erano il segnale che le munizioni migliori andavano preservate proprio per la sfida di Nizza.
Entrano German Kessler e Gaston Mieres
Tanto che il XV uruguagio sarà pressappoco lo stesso ammirato al fischio d’inizio contro i padroni di casa francesi, con due soli cambi, ma di provata esperienza e qualità: dentro il tallonatore German Kessler (determinante nelle rimesse laterali) e l’ala Gaston Mieres.
Osservati speciali l’estremo Amaya e il pilone Mateo Sanguinetti, elemento chiave in mischia. Nessun timore reverenziale, insomma, in barba ai 5 giorni in meno di riposo rispetto all’Italia, particolare che magari negli ultimi 20’ di partita potrebbe rivelarsi anche determinante e favorire la compagine di Crowley.
Le scelte azzurre
Che dal canto suo qualche aggiustamento l’ha fatto, optando per una formazione più fisica e dunque dedita alla battaglia. Sono 4 i cambi rispetto alla sfida d’esordio contro la Namibia, tutti concentrati nel reparto arretrato: il piede a lunga gittata di Lorenzo Pani dovrà servire per costringere i sudamericani a risalire spesso il campo da dietro, così come l’intelligenza di Alessandro Garbisi, schierato mediano di mischia con Tommaso Allan ricollocato all’apertura, anche qui per provare a usare soprattutto il piede.
Niccolò Cannone in seconda linea accanto a Ruzza (saranno fondamentali nelle rimesse laterali, specie quelle avversarie) è un altro innesto di capitale importanza, mentre il ritorno di Marco Riccioni al posto di Ferrari rientra nell’ordine di un turnover abbastanza annunciato.
Ange Capuozzo torna a giocare estremo
Le scelte di Crowley però non si sono limitate ai quattro innesti: altre pedine chiave hanno cambiato ruolo rispetto alla gara con la Namibia, vedi Ange Capuozzo che torna a giocare estremo, con il chiaro intento di volerne sfruttare l’imprevedibilità e soprattutto l’esplosività quando si presenterà l’occasione per correre.
Ragionate anche le scelte sugli 8 elementi da portare in panchina: prevedendo un Uruguay assai combattivo, Crowley ha portato 6 avanti e due trequarti, consapevole che le chance di vittoria passeranno più per la lotta fisica che non usando il fioretto. Curiosità: i fratelli Paolo e Alessandro Garbisi giocheranno nuovamente insieme dal’inizio dopo averlo già fatto contro la Romania un mese fa, mentre Sebastian Negri raggiungerà il 50esimo caps in azzurro.
Italia-Uruguay probabili formazioni
ITALIA: Ange Capuozzo (15), Lorenzo Pani (14), Juan Ignacio Brex (13), Paolo Garbisi (12), Monty Ioane (11), Tommaso Allan (10), Alessandro Garbisi (9), Lorenzo Cannone (8), Michele Lamaro (7), Sebastian Negri (6), Federico Ruzza (5), Niccolò Cannone (4), Marco Riccioni (3), Giacomo Nicotera (2), Danilo Fischetti (1). A disposizione: Luca Bigi (16), Federico Zani (17), Pietro Ceccarelli (18), Dino Lamb (19), Manuel Zuliani (20), Giovanni Pettinelli (21), Alessandro Fusco (22), Paolo Odogwu (23). All.: Crowley.
URUGUAY: Baltazar Amaya (15), Gaston Mieres (14), Tomas Inciarte (13), Andres Vilaseca (12), Nicolas Freitas (11), Felipe Etcheverry (10), Santiago Arata (9), Manuel Diana (8), Santiago Civetta (7), Manuel Ardao (6), Manuel Leindekar (5), Felipe Aliaga (4), Ignacio Peculo (3), German Kessler (2), Mateo Sanguinetti (1). A disposizione: Guillermo Pujadas (16), Facundo Gattas (17), Diego Arbelo (18), Ignacio Dotti (19), Carlos Deus (20), Agustin Ormaechea (21), Felipe Berchesi (22), Bautista Basso (23). All.: Meneses.
I prossimi appuntamenti
Il mondiale dell’Italia, cominciato con la vittoria per 52-8 sulla Namibia (il successo con maggior scarto tra tutte le 32 gare disputate nella storia della competizione dagli azzurri), proseguirà dopo la sfida di Nizza con le due gare a Lione contro Nuova Zelanda e Francia, con ogni probabilità determinanti per definire la classifica finale della pool A e le due qualificate per i quarti di finale.
Al momento la Francia è in testa con 8 punti (2 gare disputate), l’Italia seconda con 5 (una sola gara disputata), la Nuova Zelanda terza con 5 (due gare disputate), l’Uruguay quarta con zero (una gara disputata) e la Namibia quinta con zero punti (due gare disputate). Questo il calendario degli azzurri nella prima fase:
Italia-Namibia 52-8 (sabato 9 settembre, ore 13, Saint-Etienne)
Italia-Uruguay (mercoledì 20 settembre, ore 17,4, Nizza)
Italia-Nuova Zelanda (venerdì 29 settembre, ore 21, Lione)
Italia-Francia (venerdì 6 ottobre, ore 21, Lione)